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sabato 5 maggio 2018

Matteo Mastragostino e Alessandro Ranghiasci: Primo Levi

Giorno 74 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio la casa editrice BeccoGiallo per avermi inviato questo splendido fumetto.


Titolo: Primo Levi
Autori: Matteo Mastragostino e Alessandro Ranghiasci
Genere: Fumetto/Attualità/Storico
Casa editrice: BeccoGiallo
Anno: 2017

Link d'acquisto tramite Amazon:

Copertina flessibile: https://amzn.to/2Fsy0Or


Trama:

Autunno. A pochi mesi dalla morte, Primo Levi incontra gli alunni della scuola elementare Rignon di Torino, la stessa che lui frequentò da piccolo. Inizia così il lungo cammino di conoscenza in cui lo scrittore prenderà per mano i bambini e li accompagnerà con pacatezza nel suo dramma personale, cercando di spiegare con delicata fermezza cosa sia stato l'Olocausto e come sia riuscito a sopravvivere all'inferno di Auschwitz. Domanda dopo domanda, gli studenti apriranno gli occhi sulla pagina più nera della storia del secolo scorso, guidati dalla voce e dai gesti di uno dei suoi più autorevoli testimoni.

Commento/Recensione personale:

Non mi era mai capitato di leggere un fumetto di genere storico e al tempo stesso attuale.
Il romanzo è incentrato sulla figura di Primo Levi, che indubbiamente tutti conoscono o dovrebbero conoscere. Durante i miei anni scolastici ho studiato la figura di Primo Levi, ma non ho mai avuto modo di approfondirla, però grazie a questo fumetto ho scoperto cose di cui non ero a conoscenza o mi erano sfuggite a causa della mia giovane età.
Questo fumetto narra il racconto immaginario che Primo Levi fa a degli studenti, raccontando la sua storia e gli anni infernali che ha trascorso nel campo di concentramento di Auschwitz. I fatti storici si alternano a quelli reali grazie alla bravura dell'autore Matteo, che ha voluto scrivere di questa figura importante documentandosi approfonditamente grazie ai reperti storici. Matteo Mastragostino a fine fumetto ha dichiarato esplicitamente che l'idea di questo fumetto è nata dalla sua immaginazione, come se Primo Levi raccontasse a lui la sua storia.
La figura di Primo Levi è tanto conosciuta quanto controversa poichè le cause reali della sua morte, ad esempio, non sono mai state scoperte con certezza: qualcuno parla di suicidio e altri di incidente.
Questo fumetto andrebbe divulgato nelle scuole affinchè i ragazzi vengano sensibilizzati tutt'oggi sull'argomento dei campi di concentramento perchè la conoscenza unita alla memoria aiuta a prevenire e ad impedire che certi fatti orribili si possano ripetere in futuro.
La paura più comune è dimenticare e certi avvenimenti non vanno mai dimenticati.

Vi lascio con una pagina del fumetto per farvi capire il messaggio che si vuole trasmettere attraverso di esso e attraverso la memoria:



Alla prossima da:


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