Ben ritrovati cari lettori, oggi vi presento una nuova recensione. Ringrazio la casa editrice Solferino per avermi inviato una copia.
Titolo: La chiave di tutto
Autore: Gino Vignali
Casa editrice: Solferino
Genere: Giallo
Anno: 2018
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Trama:
Un senzatetto, un nero, una spogliarellista: una catena di delitti sinistramente logica. Sembra proprio che il killer che nel giro di poche ore ha disseminato Rimini di cadaveri abbia in mente di «fare pulizia». Ma il vice questore Costanza Confalonieri Bonnet, l'investigatrice più bella mai apparsa in una Questura (calendari compresi), non è convinta, la pista ideologica secondo lei non è quella giusta. Altrimenti perché Vagano, misterioso barbone dal sapore felliniano, si sarebbe preso la briga di ingoiare una chiave prima di morire? Quella, di certo, è la chiave di tutto. Ma cosa apre? Affiancata dalla sua squadra di fedelissimi - l'ispettore latinista Orlando Appicciafuoco, l'assai meno intellettuale vice sovrintendente Emerson Leichen Palmer Balducci e la nerd Cecilia Cortellesi, agente scelto - Costanza indaga, nel panorama un po' magico e un po' inquietante della riviera romagnola d'inverno.
Commento/Recensione personale:
Questo romanzo rientra appieno nella categoria dei gialli. I personaggi e l'indagine, che risulta esser alquanto complessa e intrecciata, creano un romanzo scorrevole e carino.
Si tratta di una lettura piacevole e leggera che non annoia mai e riesce a catturare l'attenzione del lettore.
Ciò che ho apprezzato è stata l'ironia inserita all'interno soprattutto in alcuni dialoghi tra i personaggi principali man mano che il caso veniva risolto.
Devo ammettere, però, che non è riuscito a convincermi totalmente: i colpi di scena sono pochi e il romanzo in sé e per sé è risultato ai miei occhi, un po' troppo semplice. Inoltre molti passaggi mi sono risultati troppo confusionari e ingarbugliati.
Nonostante ciò, mi sento di consigliarlo a chi vuole iniziare una lettura non molto impegnativa e agli appassionati del genere.
Alla prossima da:
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