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Benvenuti nel Blog di Smallintrix

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sabato 30 giugno 2018

Cyril Pedrosa - Tre ombre

Giorno 115 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, oggi recensisco un fumetto inviatomi dalla BD Edizioni che ringrazio infinitamente.


Titolo: Tre ombre
Autore: Cyril Pedrosa
Casa editrice: BD
Genere: Fumetto
Anno: 2018

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Trama:

"Tre ombre" è l'intensa storia di un padre pronto a sfidare ogni pericolo, naturale e sovrannaturale, pur di salvare il figlio minacciato da tre ombre misteriose. Per il decimo anniversario dell'uscita, l'opera più famosa e amata di Cyril Pedrosa ritorna in un'edizione cartonata arricchita da contenuti speciali, mai pubblicati prima in nessun altro paese.

Commento/Recensione personale:

Fino a dove arriva l'amore di un padre verso i propri figli? Questa è la domanda che ci accompagna durante tutta la lettura di questo fumetto.
I temi principali del fumetto sono la paura, l'amore e il sacrificio. L'amore del padre verso il proprio figlio, che verrà minacciato da tre ombre misteriose, lo condurrà ad un'avventura in cui rischierà il tutto per tutto pur di salvare il figlio.
Ho apprezzato le illustrazioni che sono molto carine e la narrazione molto scorrevole infatti in due orette ho terminato la lettura.
Non fatevi spaventare dai temi trattati perchè è tutt'altro che pesante a livello narrativo, anzi è abbastanza leggero e non manca il coinvolgimento. 
Sono contenta che attraverso letture così semplici e leggere si tocchino argomenti importanti affinchè possano arrivare a più persone possibili con naturalezza, senza alcun tipo di pesantezza che porterebbe il lettore ad impegnarsi troppo, a stancarsi e a non prestare attenzione alle riflessioni.

Alla prossima da:

venerdì 29 giugno 2018

Katie Hickman - La donna del mercante di spezie

Giorno 114 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio la casa editrice "Garzanti" per avermi inviato una copia del romanzo.


Titolo: La donna del mercante di spezie
Autrice: Katie Hickman
Casa editrice: Garzanti
Genere: Narrativa
Anno: 2018

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Trama:

Londra 1611. Paul e Celia sono pronti a cominciare la loro vita da marito e moglie dopo gli anni passati ad Aleppo. Il matrimonio sembrava un traguardo impossibile per il loro amore profondo, ma proibito. Perché lui è un ricco mercante inglese che fa arrivare i tesori dell'Oriente nei porti di tutto il mondo, mentre lei è una vittima della violenza della guerra che ne ha fatto una favorita del sultano. Ma Paul non ha potuto resistere davanti ai suoi capelli color dell'oro e alla sua pelle bianca come una perla. Ora finalmente sono insieme, sono al sicuro nella casa lussuosa di lui. Tutto in quel luogo sembra perfetto e immacolato. Tutto tranne l'animo di Celia che è spaventata dall'alta società londinese, dall'etichetta che non conosce, dalle regole del bel mondo che nessuno le ha mai insegnato. Sarà Lady Sydenham, una ricca vedova, a farle da chaperon nelle cene di gala. Sarà lei a insegnarle come vestirsi, come muoversi, come parlare. Celia è affascinata da quella donna, è quello che vorrebbe diventare. Ma dietro l'apparente gentilezza e l'educazione impeccabile si nasconde un terribile segreto. Celia deve riuscire ad andare oltre le apparenze. Perché in pericolo c'è il suo legame con Paul, la stabilità che hanno raggiunto a fatica. E anche qualcosa di più prezioso: il leggendario diamante blu che è stato testimone di tutti gli ostacoli che il loro amore ha superato.

Commento/Recensione personale:

Purtroppo, a differenza degli altri due romanzi inviatomi dalla casa editrice, questo è stato quello che non mi ha convinto quasi per niente.
Sono stata io a richiederlo poichè la trama mi aveva incuriosita parecchio, ma mi dispiace dover ammettere la mia delusione.
La storia di base è interessante, ma a mio parere è stata sviluppata maluccio: la narrazione a volte risulta essere troppo lenta, a tratti ingarbugliata e confusionaria, i personaggi non hanno lo spessore che desidero trovare in un romanzo e le emozioni stentano ad arrivare.
Ho fatto davvero fatica a portare a termine la lettura e mi dispiace molto perchè le mie aspettative verso questo romanzo erano davvero alte.
Forse, metà della colpa è da attribuire a me stessa poichè non appartiene ampiamente al genere letterario che abitualmente leggo, ma il mio metodo di giudizio parte soprattutto dall'emozione che mi arriva e purtroppo questo romanzo non mi ha lasciato nulla se non noia e delusione.
Non mi sento di bocciarlo totalmente perchè credo che gli amanti del genere e della narrazione un pò lenta potranno apprezzare questo romanzo a differenza mia.

Alla prossima da:


giovedì 28 giugno 2018

Gail Honeyman - Eleanor Oliphant sta benissimo

Giorno 113 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio la casa editrice Garzanti per avermi inviato una copia del romanzo.


Titolo: Eleanor Oliphant sta benissimo
Autrice: Gail Honeyman
Casa editrice: Garzanti
Genere: Narrativa
Anno: 2018

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Trama:

Mi chiamo Eleanor Oliphant e sto bene, anzi: benissimo. Non bado agli altri. So che spesso mi fissano, sussurrano, girano la testa quando passo. Forse è perché io dico sempre quello che penso. Ma io sorrido, perché sto bene così. Ho quasi trent'anni e da nove lavoro nello stesso ufficio. In pausa pranzo faccio le parole crociate, la mia passione. Poi torno alla mia scrivania e mi prendo cura di Polly, la mia piantina: lei ha bisogno di me, e io non ho bisogno di nient'altro. Perché da sola sto bene. Solo il mercoledì mi inquieta, perché è il giorno in cui arriva la telefonata dalla prigione. Da mia madre. Dopo, quando chiudo la chiamata, mi accorgo di sfiorare la cicatrice che ho sul volto e ogni cosa mi sembra diversa. Ma non dura molto, perché io non lo permetto. E se me lo chiedete, infatti, io sto bene. Anzi, benissimo. O così credevo, fino a oggi. Perché oggi è successa una cosa nuova. Qualcuno mi ha rivolto un gesto gentile. Il primo della mia vita. E questo ha cambiato ogni cosa. D'improvviso, ho scoperto che il mondo segue delle regole che non conosco. Che gli altri non hanno le mie stesse paure, e non cercano a ogni istante di dimenticare il passato. Forse il «tutto» che credevo di avere è precisamente tutto ciò che mi manca. E forse è ora di imparare davvero a stare bene.

Commento/Recensione personale:

Adoro i romanzi che riescono A stupire ed è proprio questo il caso. Inizialmente non riuscivo a comprendere appieno il successo che ruota intorno a questo romanzo poichè i primi capitoli mi sono apparsi stupidotti, ma proseguendo con la lettura mi sono dovuta ricredere.
La prima parte del romanzo si concentra sulla vita che conduce Eleanor Oliphant e sul suo modo di apparire di fronte agli altri. E' convinta che la sua vita sia perfetta così com'è e ripete a tutti di star molto bene e di non aver bisogno di altro. Poche persone sanno la verità. Nella seconda parte il romanzo assume un altro genere di tono, diventando introspettivo, profondo e riflessivo, anche per una rivelazione che mi ha lasciato senza parole, poichè è raro che io legga le trame per non rovinarmi la piacevole lettura di un romanzo. Con l'arrivo di un altro personaggio all'interno della narrazione, Eleanor rimette in discussione la convinzione di avere una vita perfetta ed è costretta ad ammettere a se stessa che in realtà nasconde un lato fragile e di aver bisogno di aiuto. Riuscirà la protagonista a chiudere definitivamente con il suo passato oscuro e rimettersi in gioco? 
L'autrice con ironia, simpatia, introspezione e profondità spinge il lettore ad intraprendere una lettura scorrevole, senza intoppi che riesce a farlo sorridere e riflettere. 
Il mio consiglio è di non fermarvi alle prime pagine, ma di proseguire e lasciarvi immergere dalla profondità di questa narrazione.

Alla prossima da:

mercoledì 27 giugno 2018

Jenny Quintana - La figlia scomparsa

Giorno 112 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio la casa editrice "Garzanti" per avermi inviato una copia del romanzo.


Titolo: La figlia scomparsa
Autrice: Jenny Quintana
Casa editrice: Garzanti
Genere: Thriller
Anno: 2018

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Trama:

Sono passati trent'anni. Ormai Anna Flores si è costruita una vita lontano da casa. Da quel polveroso paesino della campagna inglese dove ha giurato non avrebbe più messo piede. Eppure, l'improvvisa morte della madre la costringe a tornare. A rivedere quei luoghi che la riportano, suo malgrado, al 1982 quando, in una fredda giornata d'autunno, di quelle in cui il sole fa male da quanto è chiaro, sua sorella Gabriella è scomparsa senza lasciare traccia. Proprio lei che le ha sempre raccontato tutto e non se ne sarebbe mai andata senza prima salutarla. Da allora, la polizia ha seguito centinaia di piste senza scoprire cosa sia veramente successo. E anche Anna ha cercato ovunque, si è posta innumerevoli domande, ha formulato le ipotesi più disparate. Tutte finite nel nulla. Nel silenzio più totale dietro cui si trincerano gli abitanti del paese. Ma ora Anna ne ha abbastanza di quei silenzi complici. Non appena si mette a riordinare gli scatoloni della madre, inciampa in un ritratto di Gabriella che sembra essere appartenuto all'allora vicino di casa, un uomo burbero e solitario. Il primo indizio dopo una vita passata a brancolare nel buio. Il primo a convincere Anna che deve riprendere la sua ricerca, la stessa archiviata anni prima dalla polizia tra i casi irrisolti, forse cominciando proprio dalla proprietà di quel vicino che ha sempre avuto l'aria di nascondere qualcosa. Ha bisogno di farlo. Di trovare la risposta a quelle domande che ha invano ricacciato in fondo al cuore e che ora stanno riaffiorando a poco a poco. Di dissipare il mistero che avvolge la scomparsa della sorella, sepolto da troppo tempo sotto la pesante coltre dei segreti del paese. Ha paura, non può negarlo, ma lo deve a se stessa per poter andare avanti. E soprattutto lo deve a sua madre, che non ha potuto conoscere la verità, e a Gabriella, l'unica persona di cui si sia mai fidata.

Commento/Recensione personale:

Da lettrice appassionata di thriller non potevo farmi sfuggire questa nuova uscita e quando la casa editrice mi ha inviato una copia digitale del romanzo ero molto felice. Il romanzo d'esordio "La figlia scomparsa" di Jenny Quintana conferma rivelarsi un grande debutto. Il linguaggio scorrevole e semplice fa in modo che questo romanzo possa arrivare a un pubblico variegato, anche se lo consiglierei più ad un pubblico composto da ragazzi. La vicenda si alterna tra suspense, colpi di scena, intrighi e rapporti umani che condurranno ad una verità sconcertante ed inaspettata.
Una particolarità che ho apprezzato parecchio in questo romanzo, e che in generale non amo nella lettura, è il salto temporale: si passa da passato a presente con molta semplicità e bravura senza creare confusione nel lettore, come in altri romanzi mi è spesso successo.
La protagonista, a distanza di anni, non si arrende e farà di tutto pur di scoprire la verità: Cosa è successo davvero a Gabriella? Non vi resta che scoprirlo leggendo il romanzo e facendovi catturare da una storia che non fa fatica ad entrare nel cuore dei lettori.

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martedì 26 giugno 2018

Nuova collaborazione: Garzanti

Giorno 111 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, oggi vi annuncio una collaborazione, per me, molto importante. Ringrazio la "Garzanti" per avermi dato questa opportunità preziosa.





Info:

La casa editrice Garzanti fa parte del Gruppo Editoriale Mauri-Spagnol (GEMS). È una delle più antiche e prestigiose case editrici italiane. Ha infatti raccolto l’eredità della Fratelli Treves Editori, fondata nel 1879 da Emilio e Guido Treves, che pubblicò tra gli altri D’AnnunzioVergade Amicis e Pirandello. Nel 1938 la Fratelli Treves viene acquistata da Aldo Garzanti, che dà il suo nome alla casa editrice, la rilancia portandola nuovamente a una posizione di primo piano nell’editoria italiana, e poi ne affida la guida al figlio Livio.
Mentre alla direzione editoriale si avvicendano, tra gli anni Sessanta e gli anni Novanta, Piero GelliErnesto Ferrero e Gianandrea Piccioli, la Garzanti fa conoscere autori italiani come Gadda (le cui opere complete sono oggi raccolte in cinque volumi nei Libri della Spiga, a cura di Dante Isella), PasoliniPariseVolponiSoldati; scrittori stranieri come FaulknerCapoteCanetti; e i poeti BertolucciLuziPenna e Caproni. Ma lancia in Italia anche best seller come Ian Fleming, i coniugi Golon (autori della saga di Angelica) o Michael Crichton.
All’inizio degli anni Sessanta risale la felice invenzione delle Garzantine, le enciclopedie monovolume che nel corso dei decenni si sono imposte come un marchio di riferimento tra le enciclopedie tematiche.
Le Garzantine coprono ormai un ampio arco del sapere: oltre all’Universale, la collana conta attualmente oltre 30 volumi tematici, periodicamente rivisti e aggiornati.
Negli anni Settanta nascono e si affermano rapidamente i Grandi Libri, l’unica collana economica riservata unicamente ai classici, esemplare nella cura delle traduzioni, degli apparati critici e delle bibliografie, che ha in catalogo oltre 600 titoli.
Attualmente tra i narratori pubblicati da Garzanti figurano importanti autori italiani (quali Alessandro BergonzoniFerdinando CamonClaudio MagrisGiuseppe PederialiAndrea Vitali) e stranieri (Premi Nobel come Kenzaburo Oe e scrittori di grande successo commerciale quali Clara SánchezJorge AmadoMichael CrichtonLaura EsquivelPeter HandkeJoanne HarrisBrad MeltzerChaim Potok).
La saggistica copre i diversi campi del sapere, dalla filosofia (Gianni VattimoErnst BlochRichard Rorty) alla critica letteraria (Gian Luigi BeccariaLuca SerianniGeorge Steiner), dalla religione (John CornwellJack MilesVito MancusoThich Nhat Hanh), dalla storia (Alan BullockGiorgio FabreJoachim FestSaul FriedländerLuigi GanapiniVictor Davis HansonErnst KantorowiczPaul Kennedy) all’attualità.
Dal 1998 la casa editrice è controllata da Messaggerie Italiane. Alla fine del 2002 Messaggerie Italiane ne affida il risanamento e il rinnovamento a Stefano Mauri che sostituisce Gianandrea Piccioli nel ruolo di amministratore delegato e chiama a coadiuvarlo Renzo Guidieri, in qualità di direttore generale. Oliviero Ponte di Pino viene confermato alla direzione editoriale. Sotto questa nuova gestione nel 2003 nasce la prima collezione di Garzantine in edicola con “Il Giornale” alla quale seguiranno altre operazioni analoghe con “Sorrisi e Canzoni” nel 2005 e con “Il Corriere della Sera” nel 2008. I ricavi generati da queste operazioni consentono l’aggiornamento delle Garzantine da un’edizione all’altra e di investire sul rilancio della varia con autori italiani e stranieri. Nel 2006 la Garzanti ormai risanata e in forte crescita entra nel neocostituito Gruppo editoriale Mauri Spagnol (GeMS). Nel 2009 scompare Fabio Mauri, presidente della casa editrice dal 2004, e la presidenza viene assunta da Gherardo Colombo. Nel 2010 Elena Campominosi subentra a Renzo Guidieri, passato alla guida della casa editrice torinese Bollati Boringhieri, e alla fine del 2012 Oliviero Ponte di Pino lascia la casa editrice e Paolo Zaninoni viene chiamato a sostituirlo alla direzione editoriale, coadiuvato da Elisabetta Migliavada, vice direttore editoriale e direttore della Narrativa. In questi anni la casa editrice ha proseguito nell’arricchimento del catalogo di Varia con la pubblicazione di nuove opere di importanti autori già presenti tra i quali Claudio MagrisKenzaburo OeAndrea VitaliTzvetan TodorovGeorge Steiner, la scoperta di nuovi autori come Clara Sánchez e Vanessa Diffenbaugh e ha intensificato anche la ricerca di nuovi narratori italiani. Inoltre l’acquisizione di autori come Vito Mancuso e Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace 2014, e la pubblicazione di libri evento come le Ultime conversazioni di papa Benedetto XVI hanno dato nuovo impulso anche alla saggistica. Nel 2014 dopo aver acquisito l’intera quota azionaria di Garzanti Editore, ed essere così entrata nel pieno possesso del marchio, Garzanti Libri incorpora la società acquisita e cambia la sua ragione sociale in Garzanti S.r.l.

Sito ufficiale: http://www.garzanti.it

lunedì 25 giugno 2018

Mirko Sabatino - L'estate muore giovane

Giorno 110 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio "edizioni nottetempo" per avermi inviato una copia del romanzo.


Titolo: L'estate muore giovane
Autore: Mirko Sabatino
Casa editrice: nottetempo
Genere: Narrativa
Anno: 2018

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Kindle: Clicca qui

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Trama:

Estate del 1963. I Beatles hanno da poco registrato il loro primo disco, Martin Luther King annuncia il suo sogno all'America e in un paesino del Gargano tre ragazzini, Primo, Damiano e Mimmo, trascorrono le lunghe e afose giornate tra la piazza, i vicoli e il loro rifugio segreto sulla scogliera, a precipizio sul mare. Amici per la pelle come si può essere solo a dodici anni, condividono tempo e segreti. Un giorno, un gruppo di piccoli teppisti si accanisce su Mimmo e i ragazzini decidono di suggellare un patto di alleanza: quando uno di loro o della loro famiglia sarà vittima di un sopruso, i tre risponderanno con una vendetta proporzionale all'affronto. Ma gli eventi di quell'estate sonnolenta, insieme al "tempo in cui a ogni domanda corrispondeva una risposta", sterzeranno verso traiettorie brutali e inaspettate, e il patto verrà usato in sequenza tre volte, in modo sempre più drammatico e disperato. In un crescendo febbrile, il romanzo ci conduce in un viaggio dentro la provincia, con i suoi orrori annidati nelle pieghe di un'apparente stabilità, inarrestabili come la fine della giovinezza che attende i protagonisti.

Commento/Recensione personale:

Si tratta di un romanzo ambientato negli anni '60, precisamente in estate. Primo, Damiano e Mimmo trascorrono le vacanze in un paesino del Gargano. Potrebbe sembrare una lettura statica e lenta, ma non è così, poichè accadranno fatti inaspettati e di rilevante importanza, che metteranno a dura prova anche i rapporti umani.
Questo romanzo è stato in grado di proiettarmi e farmi percepire l'aria che si respirava in quegli anni, seppur io faccia parte degli anni '90.
Lo scrittore è, inoltre, riuscito a far vivere al lettore un viaggio all'interno della provincia, i rapporti umani e la fine della giovinezza che attende i nostri protagonisti.
Posso affermare che è un romanzo intenso, ma nello stesso tempo scorrevole e piacevole. 
Mi sono affezionata ai personaggi e ad immedesimarmi in loro.
Consiglio, chiaramente, la lettura di questo romanzo soprattutto in questo momento, quando l'estate è alle porte.

Alla prossima da:

venerdì 22 giugno 2018

Becky Albertalli - Non so chi sei, ma io sono qui (Romanzo) VS Tuo, Simon (Film)

Giorno 109 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Parliamo del romanzo "Non so chi sei, ma io sono qui" e lo metteremo a confronto con la trasposizione cinematografica dal titolo "Tuo, Simon".


Titolo: Non so chi sei, ma io sono qui
Autrice: Becky Albertalli
Casa editrice: Mondadori
Genere: Young adult
Anno: 2016

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Trama:

Simon ha diciassette anni e un amore segreto per Blu, un ragazzo conosciuto on line con cui intrattiene un'intensa, tenera corrispondenza. Il loro rapporto è al sicuro finché un'email non finisce nelle mani sbagliate: quelle di Martin, il bullo della scuola, che ora minaccia di rivelare a tutti lo scoop dell'anno... a meno che Simon non l'aiuti a conquistare Abby, la ragazza di cui è innamorato ma che non lo degna di uno sguardo. Per proteggere il suo amore, Simon dovrà affrontare per la prima volta la paura di uscire dal guscio che ha costruito intorno a sé, trovando il coraggio di rinunciare alle proprie sicurezze per fare spazio alla bellezza e alla libertà di essere se stessi. Email dopo email, il sentimento per Blu cresce, e così la voglia di conoscersi e di far conoscere agli altri chi è davvero.





Titolo: Tuo, Simon
Diretto da: Greg Berlanti
Casa di distribuzione: 20th Century Fox
Genere: Commedia young adult
Anno: 2018


Trama:

Tutti meritano una grande storia d'amore. Ma nel caso del diciassettenne Simon Spier (Nick Robinson), protagonista di Tuo, Simon, il film diretto da Greg Berlanti, non è così semplice. 

Il giovane ragazzo sta vivendo i duri anni del liceo e, soprattutto, non ha ancora rivelato ai suoi familiari e amici di essere gay, sopportando ogni giorno il peso di un segreto che deve custodire finché non riuscirà a dichiararlo. 
Decide di esporsi solo nel mondo virtuale, iniziando a flirtare online con un compagno di classe di cui non conosce l'identità e che si nasconde sotto lo pseudonimo di "Blue". 
Qualche scambio di mail si trasforma così in un vero e proprio innamoramento, dolce e passionale. Un imprevisto, però, potrebbe sconvolgere l'esistenza di Simon: un'email destinata alla sua cotta finisce accidentalmente nelle mani sbagliate e il suo segreto rischia di diventare di pubblico dominio. 
Il ragazzo si ritrova così incastrato in una situazione complicata e ansiogena, che lo espone a continui rischi, soprusi, minacce e ricatti da parte dei bulli della sua classe, che lo tengono in pugno. In particolare, si accanisce su Martin (Logan Miller), il tipico teppistello che cerca di nascondere le sue insicurezze e i suoi problemi relazionali sotto la maschera dell'aggressività. 
Martin ha infatti bisogno di Simon per conquistare la sua migliore amica, la bella Abby Suso (Alexandra Shipp), e le minacce del bullo si fanno sempre più intense, di pari passo con l'intensificarsi della corrispondenza tra Simon e "Blue". 
Spaventato dalla situazione, che ormai gli sta sfuggendo di mano, Simon deve trovare il modo di uscire pubblicamente allo scoperto e liberarsi del suo segreto, senza però perdere i suoi amici e rovinare l'occasione di una spensierata storia d'amore con un misterioso ragazzo. Inizia così una serie di avventure rocambolesche, divertenti e sconvolgenti, ma anche commoventi e sentimentali, che porteranno Simon a maturare e fare i conti con la propria identità e con una sessualità da accettare.

Commento/Recensione personale:

Romanzo: Ho letto questo libro qualche mese fa e devo dire che l'ho apprezzato parecchio. Ho voluto aspettare per scrivere la mia opinione al riguardo perchè sapevo che sarebbe uscito il film e volevo aspettare di guardarlo per fare un paragone. Il romanzo affronta un tema importante come la difficoltà e la paura di fare coming out, soprattutto nel mondo adolescenziale perchè i pregiudizi e i giudizi pesano come un macigno. La narrazione è abbastanza scorrevole, merito soprattutto del linguaggio confidenziale con qualche punta di ironia che rende il tutto leggero e mai pesante. Riusciamo a percepire il disagio del protagonista nel convivere la propria omosessualità, ma soprattutto nell'ammetterlo con gli altri. Riesce a tenere nascosto il segreto finchè qualcuno diffonde le sue email scambiate con un altro ragazzo che lasciano pochi dubbi al caso. L'identità di "Blu", ovvero il destinatario delle email del nostro protagonista "Simon", viene rivelata alla fine del romanzo ed è tutt'altro che prevedibile. Vengono ben caratterizzati anche i personaggi secondari che arricchiscono maggiormente la narrazione. Ciò che ho apprezzato è stata anche l'immagine della famiglia rappresentata in chiave moderna che con uso di battute simpatiche riesce a smorzare i toni su un argomento così difficile da accettare. Nonostante l'ironia usata e le battute numerose il racconto porta il lettore a riflettere, in particolar modo nel finale Il romanzo lo consiglio soprattutto ad un target giovanile. 

Film: Sono sempre scettica nei confronti delle trasposizioni cinematografiche dei romanzi, ma devo dire che in questo caso non è tutto da buttar via. Ho preferito senza dubbio il romanzo soprattutto perchè lì durante tutta la narrazione è presente molta suspanse per la rivelazione dell'identità di "Blu", invece nel film lo scopriamo quasi subito. A tratti mi è sembrato fin troppo infantile e le battute in alcuni casi volgari, a differenza del romanzo. Il target mi è apparso ancora più basso rispetto a quest'ultimo. I personaggi, a volte, mi sono apparsi delle macchiette. Nonostante queste mie critiche, il film riesce a mantenere la stessa storia, con la stessa ironia e riesce nel suo intento ovvero intrattenere il pubblico, prevalentemente giovanile, e farlo riflettere sul tema che tutt'oggi appare complicato da affrontare: il coming out. Buona anche la prova attoriale sia degli attori più giovani che quelli con più bagaglio di esperienza attoriale poichè adulti. Il film lo consiglio a chi vuole passare due orette leggere e divertenti, ma mi sento di dire: leggete prima il romanzo. So che la Mondadori ha ristampato la copertina del romanzo sostituendola con la locandina e il titolo del film e questa cosa mi ha sempre disturbata perchè libro e film presentano differenze tutt'altro che irrilevanti e ognuno deve mantenere la propria identità con la copertina originale.

Alla prossima da:



giovedì 21 giugno 2018

Francesco Formaggi - Non chiudere gli occhi

Giorno 108 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio la "Pelledoca Editore" per avermi inviato una copia del romanzo.


Titolo: Non chiudere gli occhi
Autore: Francesco Formaggi
Casa editrice: Pelledoca
Genere: Narrativa
Anno: 2017

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Trama:

Camminavano lentamente, uno dietro l'altro, intrufolandosi tra gli sterpi, scansando i rami davanti al viso; il silenzio si faceva più denso e cupo a mano a mano che si allontanavano dalla strada, e la vegetazione era così fitta che avevano l'impressione potesse chiudersi su di loro come le fauci di un enorme animale preistorico. Chi poteva dire che non stessero camminando sul dorso di un animale gigantesco che, proprio adesso, sentendo il solletico dei loro passi, si sarebbe svegliato ingoiandoli in un boccone?

Commento/Recensione personale: 

Questo è stato una piacevole scoperta. La narrazione scorre senza nessun tipo di problema e riesce a catturare l'interesse del lettore. Con un linguaggio semplice poichè rivolto a tutti, ma soprattutto ai più giovani, riesce a sensibilizzare chi legge su una tematica importante ovvero la scomparsa di un bambino che purtroppo avviene anche nella realtà.
Un racconto di amicizia, di coraggio, con una buona dose di suspense e intrecci tra personaggi, riesce a rendere il tutto molto interessante e coinvolgente. Ammetto di non essermi staccata dalle pagine e di aver letto tutto d'un fiato questo romanzo che conta 200 pagine, ma che scorrono in fretta, non solo grazie al contenuto, ma anche ai caratteri scritti abbastanza grandi.
Consiglio la lettura a tutti, ma in particolar modo ai più giovani perchè la storia e il linguaggio si prestano a questa fascia d'età e soprattutto mirano a sensibilizzare i ragazzi affinchè certi argomenti non passino inosservati.
Alla fine del romanzo sono rimasta a bocca aperta e mi è apparso di essere all'interno di quell'ultima scena che ti lascia con il fiato sospeso e con la voglia di dare una mano ai protagonisti.
Ancora grazie alla "Pelledoca Edizioni" per avermi inviato un romanzo che difficilmente scorderò.

Alla prossima da:

mercoledì 20 giugno 2018

Review party: Elia Banelli - L'uomo dei tulipani

Giorno 107 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, oggi sono felice di partecipare alla "review party", insieme a tanti altri blog, per recensire il romanzo di Elia Banelli dal titolo "L'uomo dei tulipani". Ringrazio l'agenzia letteraria "Saper scrivere" e la casa editrice "Alter ego" per l'opportunità.


Titolo: L'uomo dei tulipani
Scrittore: Elia Banelli
Casa editrice: Alter ego
Genere: Giallo
Anno: 2018

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Trama:

In una piccola città dell'Umbria una ricca signora muore in un incidente tanto sfortunato quanto improbabile: un vaso di fiori, caduto dal balcone di casa sua, la colpisce in testa, uccidendola sul colpo. L'appuntato Franco Laganà, inviato sul posto per archiviare il caso, scopre un dettaglio insolito accanto al corpo della vittima: un petalo di tulipano finto nascosto tra i fiori veri. Nonostante il parere contrario del maresciallo Urbani, Laganà non crede alla natura accidentale dell'evento, e finirà per imbarcarsi in un'indagine personale e clandestina, trovando sostegno solo in Rosanna, una poliziotta con cui, in passato, ha avuto una relazione tormentata. Mentre le indagini proseguono, un nuovo caso di cronaca squassa la tranquillità della cittadina: viene assassinato un celebre avvocato, avvelenato durante un ballo in maschera. Chi si nasconde dietro queste morti? Si tratta di due episodi casuali, in apparenza non connessi, oppure fa tutto parte di un piano? In una corsa rocambolesca contro il tempo e le apparenze, Laganà scoprirà l'esistenza di un disegno mostruoso e chirurgico, orchestrato da una mente tanto scaltra quanto brillante.

Commento/Recensione personale:

Sono contenta di aver letto questo sorprendente romanzo. Partiamo dal presupposto che sono sempre scettica nei confronti degli autori italiani, ma sono felice, in questo caso, di essermi ricreduta.
"L'uomo dei tulipani" è capace di tenere il lettore incollato alle pagine con una fitta rete di indagini, intrighi e colpi di scena.
La figura di Franco Laganà è ben caratterizzata, entra nel cuore e nella mente del lettore. 
Lo svolgimento delle indagini è a dir poco avvincente e coinvolgente e non è difficile proiettarsi con la mente all'interno della narrazione.
Una volta terminata la lettura, sentirete sicuramente una sensazione di vuoto e tristezza per averlo terminato, desiderando che le pagine non fossero mai finite.
Inutile dirvi che il finale è a dir poco sensazionale.
Non mi sento di aggiungere altro per evitare eventuali spoiler poichè è un libro che va assolutamente letto anche da chi non è amante del genere perchè sicuramente riuscirà a ricredersi.
Non posso far altro che fare i miei più sinceri complimenti all'autore Elia Banelli per aver messo su carta una storia non banale e travolgente, ma soprattutto per avermi fatto acquisire fiducia negli autori italiani.

Alla prossima da:


martedì 19 giugno 2018

Natalia Lenzi - Ho deciso che devi morire

Giorno 106 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio la "Giovane Holden Edizioni" per avermi inviato una copia del romanzo.


Titolo: Ho deciso che devi morire
Autrice: Natalia Lenzi
Casa editrice: Giovane Holden Edizioni
Genere: Narrativa
Anno: 2018

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Kindle: Clicca qui

Copertina flessibile: Clicca qui


Trama:

Non può essere un errore, un eccesso, un attimo di follia, un'imprevedibile tragedia. Presentarsi a un incontro riparatore con un anello in una mano e un coltello nell'altra, carezzare per poi picchiare con uno schiaffo, un pugno, un calcio, significa aver già deciso, aver già messo in conto la possibilità di uccidere. Racconti che narrano le storie di donne tradite dalla vergogna, ammaestrate dalla paura, domate dall'incertezza, abbagliate dal bisogno d'amore, prigioniere del silenzio, spettatrici della loro stessa esistenza. Donne di ogni età, di ogni estrazione sociale, di ogni livello culturale. Donne che subiscono, che combattono, che si ribellano. Donne che a volte si riscattano, riappropriandosi di sé stesse e della propria vita. Donne che muoiono. Storie di una società che preferisce allevare delle femmine invece che crescere delle Donne; una società dove i maschi, e non certo gli Uomini, credono nel possesso invece che nel rispetto e confondono la forza con l'esercizio della violenza. Dodici vite narrate in prima persona o raccontate da madri, sorelle, figli; superstiti di un amore tradito. Esistenze di donne sconosciute che si intrecciano, tra presente e passato, accomunate dal dolore e dal coraggio, dall'incredulità nell'accettazione della realtà e dalla forza di vincere il primo e più importante dei conflitti, quello con sé stesse. Ogni racconto focalizza un aspetto della battaglia che ognuna di queste donne, imperfette, illuse, forti, deboli, combatte contro la vergogna, contro il senso di inadeguatezza, di incapacità, contro il senso di colpa, contro il terrore della solitudine, contro il ruolo al quale sembrano essere destinate.

Commento/Recensione personale:

La lettura di questo romanzo è stata un pugno dritto nello stomaco. Il tema che viene affrontato non è un tema per niente leggero e da affrontare superficialmente: la violenza sulle donne.
Tutt'oggi si parla di femminicidio, una parola che mette paura a tutti, ma che purtroppo non riesce a scomparire dalla cronaca.
Il romanzo è una raccolta di racconti di dodici donne vittime degli uomini, che io chiamerei mostri. C'è chi riesce a denunciare l'accaduto, chi si ribella e chi, purtroppo, perde la vita sotto le mani di questi. In questo modo, avremo diversi punti di vista e diverse storie difficili che, però, portano a riflettere parecchio.
Al telegiornale sentiamo numerose notizie riguardanti questo argomento e le percentuali di donne vittime di femminicidio fanno davvero paura.
L'essere umano dovrebbe essere stato creato diversamente da ogni altra specie e invece, spesso, si rivela peggiore di tutti gli altri esseri viventi.
Trovare le parole per una recensione di questo tipo non mi è facile perchè credo che "Ho deciso che devi morire" faccia riflettere abbastanza e qualsiasi altra parola sarebbe superflua.
Ho dato cinque stelle al romanzo perchè le merita, non solo per il tema trattato, ma anche per la fluidità, nonostante la durezza e crudeltà di queste violenze, del romanzo.
Non mi sento però di consigliarlo a tutti, bisogna essere nel mood giusto, avere una grande dose di coraggio e non essere sensibili a tal punto da immedesimarsi troppo nelle vite delle protagoniste per evitare ripercursioni a livello psicologico.
Faccio i miei più sinceri complimenti all'autrice, Natalia Lenzi, per l'ottima capacità di scrittura, per il coraggio di denuncia contro questi atti orribili, per la sensibilità e la chiarezza della sua narrazione.

Alla prossima da:



Nuova collaborazione: Giovane Holden Edizioni

Giorno 106 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, sono felice di annunciarvi la mia collaborazione con una casa editrice che stimo molto, ovvero la "Giovane Holden Edizioni". Ringrazio questa per l'opportunità data.







Info:

Fondata nell’agosto 2006 da Miranda Biondi e Marco Palagi, la casa editrice si distingue subito per la sua linea editoriale originale e per la capacità di saper coniugare innovazione e qualità.
Il riferimento nel nome a Holden Caulfield, il protagonista del famoso libro di Salinger, testimonia un intento specifico: curiosità, coscienza critica, un pizzico di ironia.
Le difficoltà per un piccolo editore indipendente sono molte, Giovane Holden però è riuscita a ritagliarsi un suo spazio nel mercato conquistando credibilità e soprattutto fama di serietà professionale. A oggi Giovane Holden è una delle realtà editoriali indipendenti più apprezzate a livello nazionale e internazionale.

La vocazione per la scoperta letteraria e il gusto per il nuovo si palesa fin dai suoi esordi attraverso l’organizzazione di un Premio Letterario Nazionale, doverosamente, intitolato “Giovane Holden”, che nel 2016 giunge alla sua decima edizione.

Negli anni si è aggiunto un Premio tematico “Streghe Vampiri & Co.”
La casa editrice vanta oltre seicento titoli in catalogo e ha fama, tra gli operatori del settore, di azzeccare sempre una pubblicazione: con una media di circa trenta titoli l’anno, si propone sul mercato come uno dei piccoli editori indipendenti più attivi nel settore promozione.
Tra i generi pubblicati: narrativa italiana e straniera (tra cui thriller, avventura, fantasy, rosa), narrativa per bambini e ragazzi, poesia italiana e straniera, saggistica divulgativa (attualità e politica, storia, scienze) e manuali, classici e libri fotografici.

Nel 2009 la pubblicazione di Nudo, il libro provocazione composto rigorosamente da pagine bianche, proietta Giovane Holden sulle più importanti testate giornalistiche nazionali, tra cui un passaggio sul Tg satirico di Canale 5 "Striscia la notizia".

A partire dal 2012 conquista anche le piattaforme digitali e avvia la distribuzione dei titoli in versione e-book su tutte le piattaforme online di vendita.

La casa editrice partecipa a diverse fiere del libro, tra cui il Pisa Book Festival, la fiera dell’editoria indipendente che si svolge a novembre nella cittadina toscana e il Salone del libro di Torino.

Non solo casa editrice quanto piuttosto realtà composita, Giovane Holden è stato anche editore di un periodico di arte e cultura free press “I soliti ignoti magazine” e partner ufficiale della Prima Campagna Nazionale di sensibilizzazione alla lettura “Leggere giova gravemente alla salute”, ideata dall’Associazione culturale I soliti ignoti, che prevede la distribuzione gratuita di migliaia di testi in tutta Italia.
Giovane Holden è in prima linea per la difesa della cultura e anche dei diritti civili, dal 2006 ha aderito a un progetto di adozione a distanza. Inoltre è ideatrice e promotrice della campagna nazionale di sensibilizzazione contro la violenza di genere  Woman. No more violence, trust yourself.

Sito ufficiale: http://www.giovaneholden.it

lunedì 18 giugno 2018

Matteo Grimaldi - La famiglia X

Giorno 105 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio Matteo Grimaldi per avermi inviato una copia del suo romanzo.


Titolo: La famiglia X
Autore: Matteo Grimaldi
Casa editrice: Camelozampa
Genere: Narrativa
Anno: 2017

Link d'acquisto tramite Amazon:

Copertina flessibile: Clicca qui


Trama:

Michael ha 13 anni e ama la matematica, perché ha delle regole chiare. Di chiaro c'è ben poco nella sua vita, in cui, dopo l'arresto dei suoi genitori, irrompono assistenti sociali, un'anziana signora, l'affascinante e ribelle figlia del sindaco e infine i suoi genitori affidatari, una coppia di papà. Un romanzo sui tesori nascosti intorno a noi, nelle persone che incontriamo per caso e che diventeranno la nostra vita.

Commento/Recensione personale:

Questo romanzo è a dir poco meraviglioso. Con semplicità e naturalezza affronta uno dei problemi più discussi degli ultimi anni ovvero le famiglie arcobaleno.
Il nostro protagonista Michael, di soli 13 anni, si ritrova catapultato in una realtà difficile ed ai suoi occhi sconosciuta. Gli assistenti sociali decidono di inserire il giovane protagonista in una famiglia composta da due papà. I protagonisti secondari, però, risultano essere molto importanti nella narrazione e non messi lì solo per allungare il brodo, tant'è che una protagonista apparentemente secondaria si rivela portatrice di un grande segreto che lascerà di stucco il lettore.
Ho seguito le vicende spiacevoli che hanno coinvolto questo romanzo, ovvero la censura da parte dei social network e non solo poichè ci ritroviamo di fronte ad uno dei temi più scomodi per la nostra società.
Ognuno di noi ha una testa ed è libero di esprimere la propria opinione, ma ciò non dovrebbe mai andare ad intaccare la sensibilità di un altro essere umano.
Come narrato nel libro, ci sono molti ragazzi o bambini in cerca di famiglia perchè chi per un problema e chi per un altro vengono abbandonati a loro stessi, senza una guida e senza una figura che lo accompagni il loro processo di maturazione. Ciò che oggi vi chiedo è: << E' meglio far crescere questi ragazzi in un orfanotrofio o in una struttura, dove si sentirebbero ancora più soli, o darli ad una famiglia che è disposta ad accoglierli a braccia aperte?">> . Secondo il mio punto di vista, non è importante l'identità di genere che si ha al proprio fianco, ma l'elemento essenziale sono i valori che una persona possiede e riesce a trasmettere, indipendentemente se si tratti di due padri, due madri o un padre ed una madre. Si ha la convinzione, a causa dell'ignoranza, che chi cresce in una famiglia con genitori dello stesso sesso, automaticamente diventi omosessuale, ma non è così: è uno dei tanti pregiudizi che la società cerca di inculcare nelle nostre menti. Il protagonista del romanzo, infatti, dimostra come sia rinato grazie ai due papà che lo hanno adottato: fornendogli i valori essenziali della crescita, insegnandogli la tolleranza e il rispetto, ma soprattutto a sentirsi finalmente amato e in una famiglia che sa che non lo tradirà o abbandonerà mai. Dopo il trauma che ha dovuto subire a causa dei veri genitori, riprende, a poco a poco, in mano la sua vita. Non ditemi che si tratta solo di un romanzo che non rispecchia la realtà perchè è il contrario, basterebbe solo aprire gli occhi, il cuore e la mente verso queste questioni così delicate e spesso incomprese.
Ringrazio l'autore, Matteo Grimaldi, per aver affrontato un tema così scomodo con la naturalezza, la dolcezza e la semplicità di un bambino (in senso positivo) e per avermi trasmesso emozioni pure che resteranno nel mio cuore. Non ho percepito nessuna diversità, solo amore.
Auguro a tutti voi di poter riflettere e potervi accostare ad un romanzo così meraviglioso.

Alla prossima da:


sabato 16 giugno 2018

Film: The Greatest Showman

Giorno 104 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Parliamo di un musical che ho amato moltissimo.

Titolo: The Greatest Showman
Scritto da: Jenny Bricks e Bill Condon
Casa di distribuzione: 20th Century Fox
Genere: Musical
Anno: 2017

Link d'acquisto tramite Amazon:

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Trama: 

Inizio Ottocento. Phineas Taylor Barnum è il figlio di un sarto che muore catapultando il bambino nel buio di un'infanzia dickensiana. Ma P.T. crede nel sogno americano di inventarsi un'identità nobile ritagliata dalla stoffa dei sogni, e il suo amore di gioventù, la dolce Charity, abbandona i privilegi della propria casta bramina per seguire le visioni di quello che diventerà suo marito e il padre delle loro due figlie. THE GREATEST SHOWMAN è un intenso e originale musical che parla della nascita del business dell’intrattenimento, ma soprattutto celebra il senso di meraviglia che ognuno di noi prova quando i sogni diventano realtà. Ispirato all’immaginario e ai progetti ambiziosi di P.T. Barnum, THE GREATEST SHOWMAN racconta la storia di un visionario che dal nulla creò uno spettacolo ipnotico destinato a diventare un successo mondiale.

Commento/Recensione personale:

Questo musical è a dir poco meraviglioso e ha saputo catturare il mio cuore. Avevo già da tempo l'intenzione di guardarlo poichè è uscito a dicembre 2017, ma non ho mai avuto l'occasione prima di ieri sera. Ad oggi mi chiedo perchè ho aspettato così tanto tempo per vedere un capolavoro del genere. Sono un'amante dei musical fatti bene come per esempio "Moulin Rouge", che ad oggi detiene il primato, per me. "The Greatest Showman" narra la rinascita del protagonista, Phineas Taylor Barnum, che venendo da una famiglia povera cerca di crearsi un proprio futuro, soprattutto dopo essersi innamorato sin dalla gioventù della dolce Charity alla quale vorrebbe regalare un avvenire migliore poichè lei veniva da una vita privilegiata a differenza sua. Al di là della storia molto toccante e descritta nel migliore dei modi, ho apprezzato le doti interpretative di ogni attore, ma soprattutto le qualità canore. Le canzoni entrano facilmente in testa, i testi sono molto significativi e adatti al contesto. Personalmente ho già imparato le canzoni a memoria. Un altro elemento che ho apprezzato parecchio è stato il voler affrontare la diversità in un modo particolare e del tutto originale: in questo modo, si lotta contro i pregiudizi e le discriminazioni affinchè anche chi è ritenuto diverso venga accettato ed inserito nella società.
Un altro elemento, non meno importante, che spicca è l'amore, quello puro e sincero disposto ad affrontare qualsiasi difficoltà e qualsiasi differenza di posizione sociale pur di non sgretolarsi.
L'attore che interpreta il nostro protagonista è Hugh Jackman, reso famoso soprattutto per la sua interpretazione del personaggio "Wolverine" nella saga cinematografica "X- Men". In questo film ha confermato la sua bravura attoriale interpretando un ruolo molto diverso rispetto al precedente. Charity è interpretata dall'attrice Michelle William, nota soprattutto per aver interpretato il personaggio "Jen Lindley" nella serie cult degli anni '90 dal titolo "Dawson's Creek", serie televisiva che mi ha accompagnata durante tutta la mia adolescenza e che occupa tutt'oggi un grande posto nel mio cuore. Devo ammettere che non è una delle mie attrici preferite, ma in questo film ha dimostrato di essere all'altezza del ruolo dato.
Questo musical va assolutamente visto: ambientazioni, storia, magia, scenografia, musica sono tutti elementi che rendono questo film fantastico, che non farà fatica ad entrarvi nel cuore.

Alla prossima da: