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Benvenuti nel Blog di Smallintrix

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venerdì 28 settembre 2018

Anna Faiola - Ho chiesto rifugio al mondo

Giorno 167 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio la casa editrice "La Gru" e la scrittrice Anna Faiola per avermi inviato una copia del romanzo.


Titolo: Ho chiesto rifugio al mondo
Autrice: Anna Faiola
Casa editrice: La Gru
Genere: Narrativa
Anno: 2018

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Copertina flessibile: Clicca qui


Trama:

La storia di Asia e del suo viaggio in India, alla ricerca di un'identità perduta e della conoscenza di un modo tanto lontano che si svelerà ai suoi occhi cambiandola per sempre. Un romanzo per chi, come suggerisce il titolo, si sente smarrito, e il più delle volte, proprio dentro se stesso. "Ho chiesto rifugio al mondo" racconta la richiesta di un atto di coraggio "sentimentale", quello volto all'abbandono del porto sicuro di casa al fine di comprendere cosa si cela oltre l'orizzonte. E oltre l'orizzonte ci sono gli "altri" e le loro storie, lontane ma sempre e comunque interconnesse; c'è il diverso e ancor più l'uguale. Oltre l'orizzonte si scopre la realtà delle cose, quella fatta di contrasti nei quali bisogna mantenere la capacità di trovare quanto ancora di bello resta nel marcio, cogliendo con coraggio la sfida di risvegliare un'umanità ormai morta negli esseri umani.

Commento/Recensione personale:

Devo essere sincera, a colpirmi non è stata solo la copertina, che è senza alcun dubbio meravigliosa, ma soprattutto la trama. Proprio per questo motivo sono stata io a richiederlo, in modo tale da poterlo recensire, e non mi sono sbagliata.
La storia viene narrata in prima persona ed è una caratteristica che amo molto poiché mi fa apprezzare ancora di più il romanzo e mi trasporta nel suo interno. 
Pensavo che la storia si basasse solo sul viaggio, all'interno dell'India, che la protagonista Asia affronta, ma in realtà c'è molto di più. Leggiamo le sue riflessioni più intime nei confronti del mondo (molte le ho sottolineate e presto le trascriverò), che toccano vari argomenti: l'immigrazione, i pregiudizi verso chi è ritenuto diverso e la società che spesso va a rotoli costruendo muri insormontabili.
Oltre a tutti questi temi, che mi sembrano già un valido motivo per leggerlo, troveremo anche una storia d'amore molto profonda: parliamo, ancora una volta, di realtà LGBT. 
Ammetto che avrei evitato alcune scene "intime" perché troppo esplicite, ma questo vale anche per i romanzi dove sono presenti coppie etero, come "cinquanta sfumature" sulla quale non mi soffermo neanche due secondi. Ovviamente in "Ho chiesto rifugio al mondo" non sono presenti scene ridicole paragonabili a quella saga orrenda, ma non riesco ugualmente a farmele andare giù.
Per il resto ho apprezzato tutto: sono riuscita ad immedesimarmi in Asia, che ho adorato da morire, sono riuscita a percepire, purtroppo, la realtà povera dell'India quasi da riuscire a visionarla nella mia mente, ho sofferto con le protagoniste. 
Verso la fine è presente una scena emotivamente molto forte e in quel caso avrei voluto teletrasportarmi all'interno del racconto per poter fare qualcosa e fermare l'atto in corso. 
Non voglio dirvi di più per non rovinarvi il piacere della lettura, ma mi sento di consigliarvelo e di dare visibilità anche alle piccole scrittrici che meritano tanto.
Non posso far altro che complimentarmi con l'autrice e la ringrazio per aver scambiato quattro chiacchiere con me, confidandomi anche alcune cose inerenti al romanzo, ma che ovviamente non vi rivelerò anche se già avevo capito qualcosa.
Il mio voto è quattro stelle su cinque, senza alcun dubbio meritate.

Alla prossima da:



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giovedì 27 settembre 2018

Tommso Adiletta - Il Redento

Giorno 166 (nel mio blog):

Ben ritrovati, cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio l'autore Tommaso Adiletta per avermi inviato una copia del suo romanzo.


Titolo: Il Redento
Autore: Tommaso Adiletta
Casa editrice: Augh!
Genere: Narrativa/Thriller
Anno: 2017

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Copertina flessibile: Clicca qui


Trama:

Angelo è un ragazzo speciale, dotato di grandi capacità intellettive e conoscitive. Come tutti gli adolescenti è in continua ricerca di se stesso ma ha la sfortuna di diventare il bersaglio di alcuni bulli del suo paese, Faro, una piccola cittadina del Sud Italia. Lo spirito di rivalsa e la conoscenza di Carmen, una bellissima ragazza, sua coetanea, lo condurranno a vivere un'esperienza terrificante all'interno di una setta satanica, i Figli della Bestia. Allo stesso tempo una serie di omicidi sconvolgerà la cittadina e il commissario Ionico, aiutato da don Gabriele Polvere, riuscirà a scoprire chi veramente si cela dietro questa spirale di violenza. Il Redento è un fantasmagorico thriller "demoniaco" in cui il Bene e il Male combattono battaglie insospettabili per la salvezza o per la dannazione eterna degli uomini. Nessuno escluso.

Commento/Recensione personale:

Mi spiace dover dire che quest'ultimo non mi ha convinta e mi ha lasciato l'amaro in bocca. L'incipit è molto interessante e ti cattura subito, ma lo svolgimento mi ha lasciata basita. Si parte da un mistero per poi sfociare nel solito ed inutile, almeno per me, erotismo. Sono convinta che certe scene a sfondo sessuale potevano essere evitate perché non avevano alcun senso, ma sono consapevole che queste attirano più lettori. Inoltre, ho trovato alcuni passaggi lenti e noiosi. Il protagonista mi è sembrato privo di personalità e spessore nel suo farsi guidare dall'ormone e non dal cervello.
Poteva essere un thriller interessante, con una storia intrigante e molti elementi che avrebbero reso il tutto più originale e invece si è trasformato in una storia banale, a tratti insensata e con un finale scontatissimo e privo di emozioni.
Mi arrabbio perché è presente del potenziale, sono state gettate buone basi, ma tutto questo non è stato per niente sfruttato nel migliore dei modi.
Lo consiglio a chi non trova fastidiose certe scene spinte ed è in cerca di una lettura molto leggera.

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mercoledì 26 settembre 2018

Benjamin Alire Saenz - Aristotele e Dante scoprono i segreti dell'universo

Giorno 165 (nel mio blog):

Ben ritrovati, cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio la casa editrice "Loescher" per avermi inviato una copia del romanzo.


Titolo: Aristotele e Dante scoprono i segreti dell'universo
Autore: Benjamin Alire Saenz
Genere: Narrativa
Anno: 2015

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Trama:

Aristotele e Dante. Dall’estate del 1987, nella città di El Paso, in Texas, seguiremo la più sensazionale delle scoperte umane: la crescita. Dal microcosmo della famiglia – con le sue regole, i suoi silenzi e le sue rigidità – al ring della scuola, fino allo sconfinato orizzonte della “vita di fuori”, quella che attende tutti tra aspettative e paure.

Commento/Recensione personale:

Inizio col dire che l'edizione italiana non mi è per niente dispiaciuta. Essendo stata stampata per le scuole, si tratta di un'edizione accurata e contenente moltissime note, che personalmente non mi hanno infastidita. Anche la copertina flessibile è molto comoda e il volume si tiene molto bene in mano.
La storia mi ha conquistata da subito; avrei evitato alcune scene ritenute da me infantili, ma per il resto è un romanzo che ti entra dentro e ti conquista. 
La narrazione è incentrata sul rapporto di amicizia tra i due protagonisti Dante e Aristotele, rapporto che, andando avanti con la lettura, si tramuterà in qualcosa di molto più profondo. 
L'autore è stato molto delicato a trattare certi argomenti, scaturiti soprattutto dalla sua esperienza personale. Benjamin Alire Saenz, dopo essersi dichiarato omosessuale, ha sentito la necessità di scrivere questo romanzo, come sorta di aiuto, ma soprattutto di denuncia.
Se i due protagonisti non fossero stati due ragazzi, forse, avremmo considerato questa storia semplice e banale, quando in realtà non è così.
La scoperta del proprio corpo, del proprio sé interiore e il bullismo sono alcuni dei temi più importanti che vengono affrontati con delicatezza. 
I protagonisti sono caratterizzati soprattutto a livello emotivo: riusciamo a percepire le loro emozioni, comprendere i loro comportamenti e immedesimarci in loro.
Al termine del libro viene riportata una lettera molto significativa dell'autore, dove descrive come è nato il romanzo e quanto è stato difficile scriverlo.
Concludo dicendo, quindi, che va letto almeno una volta nella vita. Sono felice che lo abbiano inserito nelle scuole affinché si sensibilizzano i ragazzi per evitare eventuali atti di bullismo in futuro.

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lunedì 24 settembre 2018

Laura Costantini - I cercatori di pace

Giorno 164 (nel mio blog):

Ben ritrovati, cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio l'ufficio stampa di Laura Costantini per avermi inviato una copia del romanzo.


Titolo: I cercatori di pace
Autrice: Laura Costantini
Casa editrice: Dei Merangoli Editrice
Genere: Fantasy
Anno: 2018



Trama:

"I cercatori di pace", eroi o forse vittime designate da chi detiene il potere, partono verso una ignota avventura, alla ricerca di un futuro che viene dal passato e che li condurrà a incrociare i loro destini: Ghillean, Litia, Kimen e Tarnell non si conoscono e non si fidano uno dell'altro, ma sono giovani e umani. È il 518° anno di guerra e nessuno ricorda più come e perché sia iniziata. Un enigma che potrà essere risolto catturando un leggendario Mutato, figura misteriosa nella quale si cela l'arma speciale inventata prima del lungo e distruttivo periodo bellico, che ha generato un ritorno al passato, un medioevo privo di tecnologia, cultura e memoria storica.

Commento/Recensione personale:

Non so più che parole usare di fronte alla bravura di Laura Costantini e al suo modo meraviglioso di creare ed inventare storie coinvolgenti ed emozionanti. 
Il romanzo è uscito a luglio, quindi sono onoratissima di esser una delle prime ad averlo letto e recensito.
Viene classificato come fantasy, ma io lo inserirei nel genere avventura perché, pur essendo la vicenda un'opera di fantasia, permette al lettore di vivere entusiasmanti e fantastici viaggi in maniera realistica. Ciò che caratterizza i romanzi di questa autrice è l'inserimento di scenari storici che vanno ad arricchire la trama e rendono il tutto più affascinante.
Con questo romanzo, Laura Costantini dà l'ennesima dimostrazione che quando una storia è scritta magistralmente lascia il segno: non annoia mai, coinvolge, affascina e meraviglia.
Le illustrazioni all'interno, a cura di Nicolò Pizzorno, sono molto carine e arricchiscono ancora di più la storia. (In fondo alla recensione ne ho inserita qualcuna.)
In questa narrazione sono presenti molti elementi che adoro: mare, navi, misteri da risolvere e molto altro.
I protagonisti sono descritti in maniera esemplare e si insinuano nell'animo del lettore facendolo affezionare a loro, ma nello stesso tempo permettendogli di provare le stesse emozioni che provano i protagonisti. I legami tra di loro sono chiari e ben delineati.
Ho apprezzato anche il voler creare una storia priva di tecnologie: un salto nel passato, ma che per certi aspetti è molto attuale.
Un'avventura sensazionale, non esente da colpi di scena e una scrittura eccellente e raffinata che ti rendono orgoglioso di essere italiano. Non amo le scrittrici e gli scrittori italiani, ma quando ne trovo uno o una, come in questo caso, mi riempie il cuore di orgoglio.
Penso di poter leggere tutta la bibliografia di Laura Costantini, senza mai stancarmi e meravigliandomi sempre di più ad ogni nuova narrazione.










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venerdì 21 settembre 2018

Enrico De Vivo - Poche parole che non ricordo più

Giorno 163 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio ancora una volta la casa editrice "Exorma" per avermi inviato una copia del romanzo.

Titolo: Poche parole che non ricordo più 
Autore: Enrico De Vivo
Casa editrice: Exorma
Genere: Narrativa
Anno: 2017

Link d'acquisto tramite Amazon:

Copertina flessibile: Clicca qui


Trama:

Su una scena che evoca vagamente una Campania ancora felix, il protagonista di questo libro, con la guida del musicista Gargiulo e della sapiente Rossana, ci trascina in un viaggio picaresco, nell'atmosfera sospesa di un territorio in cui s'incontrano musicisti blues e conoscitori di mappe, appassionati di footing visionari e piastrellisti gran lettori di poemi antichi, mimi professori e filosofi ricoverati al manicomio criminale. Il racconto si snoda alla ricerca di qualcosa di inafferrabile ma sempre a portata di sguardo, seguendo un sorprendente itinerario in cui comicità e grottesco lambiscono una malinconica pensosità. Alla fine della lettura, in questo libro tutto liquido, color acquamarina, sembrerà di intuire come la fantasia non sia per niente evasione, non l'infanzia del pensiero come ormai siamo portati a credere, piuttosto invece la sua originaria pienezza.

Commento/Recensione personale:

Si tratta di una lettura piacevole e leggera. Tuttavia, non mi ha convinta fino in fondo perchè a tratti l'ho trovata confusionaria e non riesce ad entrare in fondo all'anima. Ciò che mi è dispiaciuto è la mancanza di profondità: in certi passaggi si nota che l'autore cerca di scavare fino in fondo affinchè la lettura arrivi dritta al cuore, ma purtroppo non riesce nel suo intento.
I personaggi sono semplici e carini, ma mancano di spessore ed originalità.
Ciò che mi ha spinto a leggerlo è stato soprattutto il titolo che sicuramente spicca all'occhio di un lettore.
Non lo ritengo un romanzo brutto, tuttavia mi aspettavo più impatto emotivo, meno leggerezza e semplicità sia nella narrazione sia nella scrittura.
Non mi sento di sconsigliarvelo del tutto perchè la lettura è soggettiva e perchè se siete alla ricerca di un romanzo leggero, questo fa al caso vostro.

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giovedì 20 settembre 2018

Laura Costantini e Loredana Falcone - Ricardo y Carolina

Giorno 162 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio le autrici e la casa editrice "goWare" per avermi inviato una copia di questo romanzo.



Titolo: Ricardo y Carolina
Autrici: Laura Costantini e Loredana Falcone
Casa editrice: goWare
Genere: Rosa
Anno: 2015

Link d'acquisto tramite Amazon:

Kindle: Clicca qui

Copertina flessibile: Clicca qui


Trama:

Abbandonare l'Italia e un pretendente in grado di garantirle un futuro nell'aristocrazia della Milano del XIX secolo. Questa è la scelta di Carolina. Rifiutare le convenzioni, inseguire la libertà. Anche di raccontare il mondo sulle pagine di un giornale. Per se stessa e per il Messico di Benito Juárez affronta l'oceano, le diffidenze, i nobili bigotti e reazionari, la monarchia asburgica, la tirannia francese. Per sentirsi parte della lotta dell'uomo che ha scelto di avere accanto, rinuncia a gioielli e crinoline e veste i cenci della revolución. Carolina è figlia del Risorgimento, decisa a rischiare vita e onore in nome di un'idea di emancipazione che precorre i tempi. Ha dalla sua la forza della verità e dell'amore. Per la libertà. E per l'unico uomo che è riuscito a rubarle il cuore.

Commento/Recensione personale:

Avevo già avuto modo di apprezzare la scrittura e la bravura di Laura Costantini perché ho amato "Il diario vittoriano" e sono in trepidazione per l'uscita del terzo ed ultimo romanzo della trilogia. Anche in questo caso con il suo stile di scrittura unito a quello di Loredana Falcone ha creato un romanzo sensazionale. Si tratta quindi di un'opera scritta magnificamente a quattro mani da due autrici che meriterebbero molto più successo e visibilità. Si parla di un romanzo adulto, con una storia tutt'altro che semplice, ma che non crea alcuna confusione nel lettore, anzi lo spinge a continuare e finire la lettura in poco tempo.
Viene classificato tra i romanzi rosa, ma all'interno di esso c'è un pò di tutto: storia, politica, amore, amicizia, famiglia e intrighi. 
Il fattore che ho apprezzato maggiormente è l'assenza totale di volgarità anche nelle parti a sfondo totalmente rosa. Viene usata la passione e l'intesa senza mai sfociare nel ridicolo e nello scontato.
Sono presenti molte frasi in lingua spagnola che io ho letteralmente adorato visto che lo spagnolo è la mia lingua preferita e lo mastico abbastanza bene. Questo particolare ha reso ancora più particolare la narrazione, permettendo al lettore di catapultarsi all'interno delle pagine.
Laura e Loredana hanno saputo gestire bene anche il tempo: non esiste il tutto e subito, ma la lenta e avvincente scoperta di ogni tassello della storia.
I personaggi sono ben caratterizzati seppur con semplicità, tant'è vero che non si fa alcuna fatica ad immedesimarsi in loro. In poche parole, un romanzo di altri tempi.
E' uno di quei romanzi che meriterebbe la trasposizione cinematografica perché la storia e lo stile di scrittura si prestano benissimo a ciò.
Penso che potrei leggere tantissimi altri romanzi, di queste due autrici, senza mai stancarmi.
In conclusione vi dico: date un'opportunità a questo romanzo, ma soprattutto seguite Laura e Loredana perché dalle loro penne esce la magia.

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mercoledì 19 settembre 2018

Isabelle Artus - La ragazza che voleva diventare una geisha

Giorno 161 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio la casa editrice "Baldini + Castoldi" per avermi inviato una copia del romanzo.


Titolo: La ragazza che voleva diventare una geisha
Autrice: Isabelle Artus
Casa editrice: Baldini + Castoldi
Genere: Narrativa/Romance
Anno: 2018

Link d'acquisto tramite Amazon:

Kindle: Clicca qui

Copertina flessibile: Clicca qui


Trama:

Quando Thad incontra Pam, l'amore è inevitabile. Lui è un po' sognatore e un po' ribelle: da bambino ha letto la storia di Musashi di Eiji Yoshikawa e così si considera un samurai della Bretagna. Lei, dal canto suo, ha deciso di diventare una geisha: si veste da geisha, vive come una geisha e gestisce un negozio di bonsai sulla Rive Gauche a Parigi. Entrambi nel Giappone e nelle tradizioni del mondo fluttuante vedono un'altra vita, una salvezza dalla propria infelicità: per questo amarsi e stare insieme sarà come sognare che tutto sia vero. Chi si rifugia nei sogni, però, spesso ha paura di vivere. Ed è per paura che Thad, una mattina, esce da casa di Pam e l'abbandona per sempre, partendo per il Giappone alla ricerca di se stesso. Ma può la geisha della Rive Gauche vivere senza il suo samurai? Seguendo il viaggio di Pam e Thad, prende forma un'originale e dettagliata incursione nella cultura giapponese e, al contempo, una riflessione sulla ricerca della propria identità, sulla realizzazione di sé e sul destino: perché viaggiare è sempre un po' fare i conti con se stessi.

Commento/Recensione personale:

Sono stata io stessa a contattare la casa editrice e a chiedere una copia di questo romanzo perché dopo aver letto e adorato "Memorie di una geisha" mi sono avvicinata molto al Giappone, rimanendo affascinata dalla sua cultura. Avendo letto il titolo, quindi non volevo farmi sfuggire questa lettura. Sono rimasta contenta inoltre che la protagonista del romanzo si avvicina al mondo delle geishe, dopo aver letto il celebre romanzo di Arthur Golden. 
La storia d'amore che nasce tra Thad e Pam l'ho trovata genuina, spontanea e innocente. Sono caratteristiche che apprezzo molto nei romanzi romance.
La scrittrice, pur non essendo giapponese, è riuscita ad approfondire la realtà di questa terra con i suoi usi e costumi.
A livello emotivo ammetto che non è riuscita a coinvolgermi e lasciare il segno come "Memorie di una geisha", ma è senza ombra di dubbio, un lettura che va approfondita per chi è in cerca di una narrazione semplice e leggera ambientata in questo paese meraviglioso.
Le pagine scorrono veloci, senza intoppi o buchi di trama e riescono a catturarti con facilità: si ha la curiosità di scoprire come andrà a finire tra i due protagonisti e gli eventi che si creeranno attorno a loro.
Sono, dunque, felice di averlo letto e aver scoperto nuove cose inerenti al Giappone.

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martedì 18 settembre 2018

Daniele Nicoletti - Un sogno scritto

Giorno 160 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio Daniele Nicoletti per avermi inviato una copia della sua nuova raccolta poetica.



Titolo: Un sogno scritto
Autore: Daniele Nicoletti
Casa editrice: Autore indipendente
Genere: Raccolta di poesie
Anno: 2018

Link d'acquisto: Clicca qui



Trama:

Questa raccolta è dedicata a voi, sì proprio a voi, che avete il coraggio di continuare a sognare nonostante questo mondo spesso ci porti a non farlo. Sapete più di me che non è facile portare avanti un sogno: ci saranno sempre quelli che vi esorteranno a fermarvi, quelli che tenteranno di farvi cadere e quelli che non crederanno in voi. Un sogno è qualcosa di intimo, di potente ma allo stesso tempo fragile.
Nel corso della vita saranno tanti gli eventi che potranno mettere fine al vostro sogno. Non fermatevi, mai.
Nonostante tutti i colpi presi continuate a credere in voi stessi, alzandovi ogni mattina col desiderio di realizzare il vostro sogno. Non vi fate spaventare dalla cruda realtà, il mondo cercherà sempre di porre fine al vostro sogno.
Ricordate che nella vita ci saranno persone che cambieranno il vostro modo di vedere le cose, che vi esorteranno a spingervi sempre più lontano per rincorrere la felicità.
Portatele sempre nel cuore, così come i momenti felici e i momenti difficili. Io ho preso il mio sogno e ho deciso tempo fa di gettarlo su un foglio bianco, cominciando a rappresentare le mie emozioni. Questa raccolta è dedicata a voi sognatori, voi che contribuite ogni giorno a migliorare questo mondo e alle persone che contribuiscono e hanno contribuito a migliorare il mio.


Commento/Recensione personale:

Avevo già letto due raccolte di poesie dell'autore e mi erano piaciute parecchio. (Trovate la recensione cliccando QUI). Speravo di poter leggere altro di suo e fortunatamente Daniele è stato così gentile da inviarmi "Un sogno scritto". In questa raccolta non ha fatto altro che confermare il suo essere attento e genuino poiché tutto ciò che gli ruota attorno, i ricordi e i pensieri del momento, riesce a trascriverli a parole. Se devo scegliere due poesie in cui mi sono rispecchiata, scelgo "Guerriero" e "Il potere dei sogni", ma anche le altre hanno sicuramente lasciato un'impronta dentro di me. Due componimenti che mi hanno fatta commuovere, pur non avendo provato in prima persona certe emozioni, sono state "Franco" e "L'orto", entrambe dedicate al nonno dell'autore, in cui si coglie la sua nostalgia, il suo dolore, ma soprattutto il suo amore. 
Ho apprezzato parecchio anche l'inserimento delle proprie riflessioni al termine delle poesie in modo tale che chi, come me, non avesse abbastanza delle sue parole possa leggere altri suoi pensieri che toccano il cuore e l'anima.
Daniele Nicoletti è un giovane poeta di indubbio spessore e capacità: ogni giorno viviamo di emozioni, di sensazioni e di pensieri che non riusciamo ad esprimere concretamente, ecco che ci pensa lui al posto nostro. 
Non trascrivo nessuna sua parola contenuta all'interno della raccolta per non svelarvi nulla e non rovinarvi il piacere della lettura, ma credetemi, vi rispecchieranno e toccheranno molto le sue parole.
Attualmente sta partecipando ad un concorso, con la sua precedente raccolta, dal titolo "In fondo all'anima"e vi lascio il link (clicca QUI) in modo tale che, se vorrete supportarlo, vi basterà lasciare un mi piace e un commento. 

Alla prossima da:

domenica 16 settembre 2018

Serie tv: Tom Clancy's Jack Ryan

Giorno 159 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione.



Titolo: Tom Clancy's Jack Ryan
Servizio di streaming e distribuzione: Amazon Prime Video
Genere: Spionaggio
Anno: 2018


Trama:

Quando l'analista della CIA Jack Ryan si imbatte in una serie sospetta di trasferimenti bancari, la sua ricerca di risposte lo allontana dalla sicurezza del suo lavoro e lo catapulta in un micidiale gioco in tutta Europa e nel Medio Oriente, con un'immancabile figura di spionaggio terrorista che si prepara a un massiccio attacco contro gli Stati Uniti e i suoi alleati.

Commento/Recensione personale:

Oggi vi parlo della nuova serie di punta di Amazon, dal titolo "Jack Ryan". Dopo il successo di "Homeland", che posso considerare la mia serie tv di spionaggio preferita, ero alla ricerca di un qualcosa che mi facesse provare più o meno le stesse emozioni, anche perché la serie è in pausa e riprenderà il prossimo anno con l'ultima stagione.
Hanno provato a realizzare diverse serie tv appartenenti a questo genere, ma risultavano tutte simili, con molti clichè come per esempio il protagonista bello e dannato, pieno di muscoli e con un bel faccino, che salvava il mondo dal fanatismo dell'islam diventando l'eroe che tutti sognano di avere al proprio fianco.
"Jack Ryan" nasce dalla penna dello scrittore "Tom Clancy", divenuto famoso per aver ispirato film e videogiochi di successo. Sin dal trailer di lancio mi sembrò interessante e finalmente diversa dalle solite cose viste e riviste. Non mi sono sbagliata perché si conferma essere, a mio parere, una buona serie, non esente da difetti, ma ricca di molto altro: trama lineare e non troppo complessa, l'azione ben distribuita nel corso delle puntate senza risultare esagerata o inappropriata, la tensione e l'adrenalina non mancano. Vengono mostrati molti aspetti reali come i piani che uno sceicco musulmano mette in atto per distruggere il proprio nemico, ovvero gli Stati Uniti.
Ho apprezzato moltissimo il modo di mostrare la donna musulmana, che spesso viene dominata dall'uomo, a causa del fanatismo religioso, e che cerca di ribellarsi e fuggire in cerca di una realtà migliore.
Il protagonista, nonostante abbia un bel fisico, non è il classico faccino bello che risolve tutto in un batter d'occhio, anzi tutt'altro. Anche lui si ritroverà in difficoltà, verrà messo a dura prova e lo spettatore si ritroverà a sperare che il proprio eroe riesca nel suo intento.
Ho apprezzato la scelta attoriale di Jack che lo rende più umano e più simile ad ognuno di noi, specialmente dal punto di vista emotivo. 
Era da molto tempo che una serie tv non mi teneva incollata allo schermo: infatti ultimamente mi sono totalmente dedicata alla lettura.
La consiglio agli amanti del genere e a chi, come me, è nostalgico verso "Homeland".

Alla prossima da:

venerdì 14 settembre 2018

Angela Contini - Universi sconosciuti (Hunted series vol.1)

Giorno 158 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio Angela Contini e la "Newton Compton Editori" per avermi dato l'opportunità di leggere e recensire in anteprima questo romanzo.



Titolo: Universi sconosciuti (Hunted series vol.1)
Autrice: Angela Contini
Casa editrice: Newton Compton
Genere: Fantasy
Data di uscita: 18/09/2018

Link d'acquisto tramite Amazon:

Kindle: Clicca qui

Copertina rigida: In arrivo


Trama:

Abby Allen si definisce “un’edizione limitata”, non per esemplare bellezza, ma per una serie di qualità che la rendono un tipo curioso e un po’ fuori dal comune. Diciotto anni, logorroica e con la sorprendente capacità di creare situazioni imbarazzanti, Abby ha una fissa per Superman e spera di incontrare un ragazzo che, pur senza superpoteri, gli assomigli almeno un po’, per integrità ed eroismo. Il destino sembra accontentarla e quando incontra Kevan, la sua vita prende improvvisamente una strana piega, dando inizio a una girandola di eventi che un passo alla volta, riveleranno il segreto che è sepolto nel suo passato. In una realtà dove nessuno è ciò che sembra, si sta compiendo una guerra aliena in cui si muovono personaggi intriganti e complessi. Le loro storie si intrecceranno irrimediabilmente le une alle altre, costringendo Abby a subire agghiaccianti rivelazioni su se stessa. Saranno Kevan e un gruppo di ragazzi dotati di poteri straordinari ad accompagnarla in questa avventura, e mentre scende a compromessi con il suo nuovo io, sarà l’amore che prova per Kevan a tenerla saldamente ancorata alla realtà. E allo stesso tempo, la costringerà a prendere decisioni che la allontaneranno sempre di più dal suo supereroe.

Commento/Recensione personale:

In passato ho apprezzato molto i romanzi scritti dall'autrice e ho cercato di trasmettere questo apprezzamento a tutti voi. Mi dispiace di dover dire che non è stato lo stesso per "Universi sconosciuti". Il romanzo viene presentato come un fantasy e forse è proprio questo che ha creato in me altissime aspettative, essendo amante del genere. Ritengo che rientri nella categoria romance adolescenziale. Avrei preferito che le creature citate venissero approfondite di più, le categorie presentassero più dettagli da farle differenziare tra di loro e che il mondo fantasy venisse esplorato molto di più. Purtroppo, invece, il romanzo è incentrato sulla storia d'amore e sulle aspettative della protagonista nei confronti di Kevan. Alcuni dialoghi li ho trovati infantili, banali e, a tratti, con il rischio di sfociare nel volgare. 
Apprezzo tantissimo il passaggio dell'autrice dal genere romance al genere fantasy, mettendosi in gioco, rischiando e sfidando se stessa, ma personalmente la preferisco nel primo genere. So benissimo che ha messo il cuore nella scrittura di "Universi sconosciuti" e questo la rende un grande esempio.
Ho apprezzato anche il fatto di rendere la narrazione molto attuale, con riferimenti a supereroi, ma non solo, dei giorni nostri.
Credo che un altro fattore che non mi abbia fatto apprezzare in pieno questa lettura è stata la mia età perché, sicuramente, ai più giovani potrà piacere e lasciare qualcosa.
Detto ciò non posso dire che sia un libro brutto perché i romanzi brutti sono ben altri e potrei farvi un elenco. E' stata una lettura piacevole che mi ha permesso di staccare la spina da tutto e sorridere per la naturalezza e la semplicità della protagonista Abby, nella quale la me di molti anni fa si sarebbe rispecchiata in tutto.
Attendo di poter leggere il seguito sperando in uno sviluppo più accurato.
Concludo consigliandovi di dare un'opportunità a questo romanzo e di sostenere le autrici italiane, come Angela, che meritano. Resto del parere però, che i suoi libri romance lasciano il segno: fino ad oggi mi ricordo alla perfezione ogni dettaglio e avvenimento di quei libri.

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giovedì 13 settembre 2018

Emanuele Profumi - Colombia. La pace è nostra

Giorno 157 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio la casa editrice "Exorma" per avermi inviato una copia del romanzo.


Titolo: Colombia. La pace è nostra
Autore: Emanuele Profumi
Casa editrice: Exorma
Genere: Viaggio/Narrativa
Anno: 2016

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Trama:

"Dal 4 settembre del 2012, ovvero dalla prima dichiarazione pubblica di Santos, in cui egli stesso rivela l'agenda del processo di pace, e soprattutto dal 18 ottobre dello stesso anno, quando il governo e le Farc-Ep si accordano ufficialmente su questa stessa agenda a Oslo, possiamo parlare esplicitamente della nascita di un nuovo processo di pace tra le Farc-Ep e lo Stato colombiano. L'inchiesta al centro di questo libro si occupa principalmente di sondare come e perché questa nuova prospettiva politica lascia intravedere un possibile cambiamento economico e politico in senso democratico". La società civile cerca di arrivare a una pace integrale che vada oltre il semplice accordo tra la guerriglia e lo Stato. Il libro rivela, passo passo, come la società colombiana abbia già sviluppato gli anticorpi che potrebbero mettere fine all'orrore quotidiano. Comunità, associazioni, singoli militanti, intellettuali, politici e molti altri attori civili stanno tessendo la trama di una possibile alternativa alla barbarie in cui vive la maggioranza dei colombiani. Un progetto storico di vasta portata, un movimento sociale che viene da lontano e che la guerra non è riuscita a spezzare. Nonostante il dolore e la violenza estrema.

Commento/Recensione personale:

Si tratta di un meraviglioso viaggio all'interno del cuore della Colombia. Ciò che ho apprezzato maggiormente è stata la totale descrizione della realtà: non si parla solo della bellezza del paese, ma anche e soprattutto degli aspetti negativi e della voglia di riscatto da parte della gente del luogo.
Il passato storico della Colombia pesa tutt'oggi come un macigno: dai problemi legati al narcotraffico ai problemi politici.
Si fa un accostamento del passato al presente e viene mostrata come la nuova realtà politica cerchi di abbattere ogni pregiudizio, di riscattarsi e eliminare i problemi che persistono da molti anni.
Quindi non si tratta solo di una narrazione storica, ma anche sociale. 
Vale la pena leggere un romanzo del genere: ci si immerge in prima persona all'interno dei luoghi, nello spirito di rivalsa del popolo, nelle tradizioni e nella cultura che la distinguono.
Lo consiglio a chi volesse conoscere qualcosa in più della Colombia e volesse avere delle nozioni storiche che hanno reso questo paese un luogo bello, ma pieno di difficoltà.

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mercoledì 12 settembre 2018

Martino Nicoletti - Lo zoo delle donne giraffa. Un viaggio tra i Kayan nella Tailandia del nord

Giorno 156 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Grazie ancora alla casa editrice "Exorma"per avermi inviato una copia del romanzo.


Titolo: Lo zoo delle donne giraffa. Un viaggio tra i Kayan nella Tailandia del nord
Autore: Martino Nicoletti
Casa editrice: Exorma
Genere: Viaggio/Narrativa
Anno: 2012

Link d'acquisto tramite Amazon:

Copertina flessibile: Clicca qui


Trama:

In un villaggio dell'estremo nord della Tailandia, sotto la luce assordante di un sole tropicale, figure femminili fuori dal tempo si concedono agli scatti fotografici di voraci visitatori. Queste, adornate da una vistosa spirale di anelli scintillanti che ne cinge il collo, sono le celeberrime "donne giraffa", epiteto con cui vengono comunemente chiamate le appartenenti all'etnia dei Kayan. Attraverso il contrasto tra i miti che narrano l'origine di questo popolo e la loro attuale condizione di profughi fuggiti dalla guerra civile in Birmania, Martino Nicoletti ci offre una testimonianza della vita negli "zoo umani" tailandesi. Ad arricchire l'opera, un'ampia selezione di immagini realizzate dall'autore con apparecchi fotografici vintage dei primi del '900 e un toccante cortometraggio, girato in pellicola Super-8, interpretato dalla potente voce di Giovanni Lindo Ferretti.

Commento/Recensione personale:

Questo romanzo è un'altra meraviglia pubblicata da "Exorma Edizioni". La tematica delle "donne giraffa" esiste da molti anni, ma in pochi conoscono la vera origine di questa tradizione. Tuttavia, pur risalendo agli anni 30, non si conosce con precisione la verità, ma sono state formulate diverse teorie: tutte attendibili. Personalmente ho sempre visto le "donne giraffa" come persone che venivano costrette ad indossare questi anelli al collo che inevitabilmente hanno creato alcuni problemi nella crescita di una donna, ma non è del tutto vero. In antichità gli anelli al collo indicavano un'appartenenza e molte donne venivano costrette ad indossarli, oggi però, non esiste più l'obbligo, ma purtroppo molte donne li indossano per mantenere l'antica tradizione. Ai nostri occhi, compresi ai miei, sembra un'assurdità e difficile da comprendere. Esiste però un altro lato oscuro presente nei giorni nostri: molte donne vengono spinte ad indossare questi anelli al collo come attrazione turistica poichè si sa che questa è la fonte di maggior attrazione di questi paesi Tailandesi. 
Il romanzo espone la problematica in prima persona, attraverso le parole dello scrittore che ha potuto assistere di presenza a tutto ciò, affrontando un viaggio lungo chilometri, ma spinto dal voler conoscere e approfondire questa tradizione tutt'oggi discussa.
Notiamo i pregi e i difetti di queste donne: molte non riescono più a sopportare di essere oggetto di attrazione turistica e si chiudono in se stesse.
Si tratta di un romanzo molto bello e importante a livello culturale, ma non mi sento di consigliarlo a chi è facilmente suscettibile verso questa tematica.
Tuttavia si tratta di un libro che mi è entrato nel cuore.

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