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Benvenuti nel Blog di Smallintrix

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giovedì 31 agosto 2017

Massimo Zanella - Momenti: poesie abbinate ai brani musicali che le hanno ispirate. Recensione

Giorno 19 (Nel mio blog):

Autore: Massimo Zanella
Titolo: Momenti: poesie abbinate ai brani musicali che le hanno ispirate.
Casa editrice: Level 82 Publishing
Anno: 2016
Link d'acquisto tramite Amazon: https://www.amazon.it/Momenti-Poesie-abbinate-musicali-ispirate/dp/3950433309/


                         

     


Trama:

In testa al libro c'è una citazione emblematica dal film "l'attimo fuggente" di Peter Weir. E' stata scritta citando la poesia come musa. Ma se sostituiamo "poesia" con "musica" il senso non cambia. A riprova che le due arti sono parte di uno stesso mondo. E' il mondo di Massimo.
In questa raccolta ogni poesia rappresenta un MOMENTO della sua vita ed è legato indissolubilmente ad uno o più motivi musicali che lo hanno accompagnato ed ispirato.
Una lettura in perfetta eufonia, un armonico accostamento di suoni vocali e musicali.


Recensione/Commento personale:

Ben ritrovati cari lettori, oggi sono qui per recensire una raccolta di poesie dell'autore Massimo Zanella, che mi è stata gentilmente inviata dalla casa editrice "Level 82 Publishing". 
Di recente ho letto una raccolta poetica di cui non faccio il nome: non mi era piaciuta, cosicchè avevo paura a ricominciare a leggere qualcosa appartenente allo stesso genere, ma questo mi ha conquistata sin da subito. Nella prefazione si legge: "Scrivere questi "momenti" per Massimo è stato come passeggiare alla riscoperta delle proprie passioni, dove la musica fa sognare una via di fuga e la poesia invece lega l'anima alle esperienze di vita vissuta, affinandone la sensibilità". Questa mi ha conquistata poichè io sono amante della musica che riempie le mie giornate, tenedomi compagnia. Mi dà tanto senza chiedere nulla in cambio.
Leggendo successivamente ogni poesia mi immedesimavo totalmente nelle esperienze di vita dell'autore, il quale parla di temi importanti, seppur possano apparire banali e scontati: la solitudine, l'affrontare la vita e l'amore. Come si può notare dalle composizioni poetiche romantiche, l'autore ha timore verso questo sentimento, ma rendendosi conto che nonostante tutto, senza, non si può vivere, spiega con parole semplici e componimenti profondi il perchè. Le poesie, invece, che toccano l'argomento "difficoltà a vivere questa vita", poichè piena di sfide, ti danno una carica per affrontarla al meglio, per non dire mai "basta" e non farsi sconfiggere da questa. 
Il tema "solitudine", invece, è affrontato in tutti i suoi aspetti e quasi riesci a percepire ciò che l'autore ha provato sulla propria pelle, aspetti negativi e positivi che portano il lettore a fermarsi un istante e riflettere: essere soli non è del tutto negativo, ma se si è in due è meglio, insieme si genera una forza che può abbattere le barriere che la vita ci pone davanti come muri che sembrano impenetrabili.
Le poesie abbinate ai testi musicali che hanno ispirato l'autore, ti trasportano in un mondo quasi magico, facendo rilassare il lettore ma al tempo stesso, si insinuano dentro la sua anima e il suo cuore rendendolo una persona migliore, riflettendo su ciò che magari avrebbe dato per scontato.
Al termine della mia lettura, ho dedicato la poesia "amico" a chi mi è caro, chi affronta con me ogni giorno le paure e le lotte alle quali la vita ci sottopone, tenendomi per mano e facendomi sentire al sicuro.
Concludo dicendo che non saprei scegliere quale poesia mi ha colpita maggiormente poichè se le leghiamo una per una, leggendole di seguito, notiamo che compongono una storia, molto probabilmente autobiografica ma nella quale tutti ci rispecchiamo.

Spero di avervi invogliati a leggere questa splendida raccolta poetica che è riuscita ad entrarmi dentro positivamente, senza che me ne rendessi conto e lasciando in me, radici profonde.
Alla prossima da:

Recensione presente anche nel blog in collaborazione con Moi Self, per leggerla cliccate qui: https://lantrodeilibri.blogspot.it/2017/08/momenti-poesie-abbinate-ai-brani.html

mercoledì 30 agosto 2017

L'avvento di Internet: considerazioni personali.

Giorno 18 (Nel mio blog):



Salve a tutti lettori, sono tornata sul blog, stavolta non vi porto una recensione bensì delle considerazioni personali su un argomento di cui si è tanto parlato, se ne parla tutt'ora e spesso è motivo di dibattito: Internet.
Chi come me è nato negli anni 90, o addirittura prima, ha assistito in prima persona al cambiamento che la rete online ha portato nella vita di tutti noi. Si è passati dalle lettere scritte a mano, le quali impiegavano giorni o persino settimane per giungere al destinatario, alle email che in tempo reale inviano un messaggio all'interlocutore. 
Questo nuovo mondo però ha portato non pochi pericoli, in particolar modo due di questi sono ancora oggi, un problema non del tutto risolvibile: è nato il bullismo online chiamato "cyberbullismo"ed è nato il furto di identità con cui molte persone "malate" (per non dire altro) adescano le ragazzine dando appuntamenti che successivamente si trasformano in atti disgustosi come lo stupro. 
Io penso che il problema non sia dovuto all'avvento di internet bensì alla mente malata dell'uomo che non sa sfruttare, nel modo adatto, uno strumento potente che se usato adeguatamente può portare a notevoli vantaggi. Parliamo per un momento dei diversamente abili che spesso hanno difficoltà ad uscire di casa. In questo modo possono "viaggiare" pur stando su una sedia a rotelle o in un letto, basta cliccare sul motore di ricerca il nome di una città, di un luogo per proiettarsi, metaforicamente parlando, in quel posto. Possono inviare messaggi, scrivere libri o addirittura lavorare da casa senza troppi sforzi, possono far valere i propri diritti, protestare su un argomento scrivendo articoli online per esempio, affinchè giungano a destinazione. La democrazia e il diritto alla parola non sono e non devono essere solo dei normodotati.
Grazie ad internet e all'avvento dei dei social network molte persone hanno trovato l'amore, l'amicizia e hanno persino ritrovato persone che non vedevano più da molti anni poichè per un motivo o per un altro, tra cui la distanza magari, le loro strade si erano separate.
Internet e la digitalizzazione hanno cambiato e, in un certo senso, favorito il mondo della lettura, ma di questo vi parlerò al prossimo post.
Concludo dicendo che io non sono nessuno per dire ciò che è giusto e ciò che è sbagliato, se questo nuovo mondo sia positivo o negativo ma, come tutti gli umani, mi avvalgo della facoltà di esprimere il mio personale giudizio sperando che possa far riflettere alcune persone.

Spero che questo argomento sia stato di vostro gradimento e noi ci diamo appuntamento al prossimo post. Un abbraccio da:

domenica 27 agosto 2017

Sergio Algozzino e Deborah Allo - Il piccolo Caronte. Recensione Graphic Novel

Giorno 17 (Nel mio blog):

Titolo: Il piccolo Caronte
Autori: Sergio Algozzino e Deborah Allo
Casa editrice: Tunué
Genere: Graphic novel
Anno d'uscita: 2017
Link d'acquisto tramite Amazon: https://www.amazon.it/Il-piccolo-Caronte-Sergio-Algozzino/dp/8867902180



Trama:

Caronte, il traghettatore di anime sparisce. Al suo posto arriva il piccolo Mono, suo figlio. Un bambino che non ha per niente voglia di sostituire il padre e assumersi una tale responsabilità. Un bambino che va incontro al suo destino viaggiando e conoscendo vari personaggi capaci di fornirgli la sicurezza necessaria per un incarico così importante. Con un filo di ironia lo sceneggiatore, Sergio Algozzino, lancia il piccolo Caronte nell'oscurità illustrata dalla talentuosa Deborah Allo.


Commento/Recensione personale:

Ho appena terminato la lettura di questa splendida graphic novel che mi ha lasciato positivamente di stucco. A mio modesto parere questa è un'opera che va letta e riletta affinchè determinati concetti, che possono apparire difficili e complicati, possano esser conosciuti più in profondità. E' una graphic novel che attraverso la sua storia, chiaramente inventata, affronta temi importanti come la vita e la morte, lo stupirsi di fronte alle piccole cose quotidiane, il meravigliarsi davanti alla maestosità del mondo, la complessità della religione, il perchè avvengono le guerre e il guardare con occhi nuovi ciò che a noi appare già "vecchio".
Nonostante la varietà di temi presenti, tutto ruota attorno al concetto di vita e di morte, tema principale della narrazione. Ci si trovano le domande più comuni come perchè avviene un determinato evento e non possiamo far nulla per fermarlo e le risposte, che portano il lettore ad assumere maggior consapevolezza, sicurezza e accettazione di questo tema così duro e complicato, ma soprattutto da accettare. 
L'incontro che il piccolo Caronte ha con i vari personaggi del racconto serve da proiezione e incoraggiamento, una sorta di spinta ad assumere coraggio per poter vivere la vita che molte volte appare dura e impossibile da affrontare per le numerose sfide a cui ci sottopone ogni giorno, ma altre volte ci stupisce mettendo nel nostro cammino nuovi punti di appoggio, nuovi stimoli e nuove sorprese che ci daranno la forza per ricominciare, alzarci dopo aver inciampato e ricominciare a camminare seguendo la lunga strada del nostro destino. Il bene e male non esiste, il bianco e nero non è così definito poichè esistono mille altre sfumature, sfaccettature, nuovi colori che la vita ci offre quindi, dobbiamo solo prestare attenzione a riconoscerli per sfruttarli al meglio.
I miei complimenti non vanno solo all'autore della storia ovvero Sergio Algozzino, ma anche alla bravissima illustratrice Deborah Allo, che con le sue tavole ha dato un tocco semplice, ma nello stesso tempo chiaro e profondo alla narrazione.


                                      Grazie per aver letto la mia recensione,
                              alla prossima, un abbraccio da:
                                                     


Per leggere la recensione senza considerazioni personali, cliccate qui: https://lantrodeilibri.blogspot.it/2017/08/il-piccolo-caronte-sergio-algozzino-e.html

giovedì 24 agosto 2017

Joël Dicker - La verità sul caso Harry Quebert - Recensione romanzo e novità sulla serie tv

Giorno 16 (Nel mio blog):

Titolo: La verità sul caso Harry Quebert
Casa editrice: Bompiani
Anno d'uscita in Italia: 2013
Link d'acquisto tramite Amazon: https://www.amazon.it/verit%C3%A0-Harry-Quebert-Ediz-speciale/dp/8845282678/



Trama:

Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d'America, viene accusato di aver ucciso la giovane Nola Kellergan. Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell'oceano. Convinto dell'innocenza di Harry Quebert, Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus dopo oltre trent'anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo.


Commento/Recensione personale:

Oggi vi parlo di uno dei romanzi che più mi ha stupito in positivo. Solitamente, quando decido di iniziare la lettura di un romanzo non bado alle recensioni altrui poichè penso che le emozioni e i gusti siano strettamente soggettivi. Conoscevo questo titolo e così mi sono convinta ad iniziarlo perchè amo il genere. Questo libro mi ha tenuta incollata dall'inizio alla fine, così tanto da non voler mettere pausa alla lettura. E' un susseguirsi di vicende, intrecci e colpi di scena che ti lasciano con il fiato sospeso, ti portano fuori strada sull'individuazione del vero colpevole fino a giungere alla conclusione del tutto imprevedibile. Ho sentito dire di persone che hanno trovato "La verità sul caso Harry Quebert" un romanzo noioso e molto lento ma io non sono del tutto d'accordo. Stiamo parlando di un romanzo dalla notevole mole, 775 pagine in totale, che cerca passo dopo passo di portarci a svelare il mistero che si cela dietro la morte di Nola Kellergan. Lo scrittore, certamente, non poteva "correre" e svelare tutta la vicenda in poche pagine: va letto con attenzione, calma e pazienza. Inoltre "La verità sul caso Harry Quebert" ha la capacità di farti ricredere sui protagonisti: dietro ad un personaggio calmo e tranquillo potrebbe nascondersi una personalità oscura. La ragazzina che viene trovata morta, ad esempio, non è ciò che pensavamo che fosse. Come tutte le persone vere o inventate nasconde dei segreti che man mano emergeranno per lasciare il lettore di stucco.
A proposito di questo romanzo che ha suscitato non poche critiche, ne verrà tratta una serie tv di cui le riprese sono iniziate il 13 agosto e vede nei panni di Harry Quebert la star della serie tv Grey's Anatomy, Patrick Dempsey. La serie verrà trasmessa oltreoceano sul canale via cavo Epix e sarà composta da 10 episodi diretti da Jean Jacques Annaud, famoso, soprattutto, per aver diretto i film "Il nome della rosa" e "Sette anni in Tibet."
Non so cosa aspettarmi dalla serie tv e, ammetto di esser in dubbio sulla scelta caduta su Dempsey nei panni di Harry ma sarò pronta a ricredermi. Spero, inoltre, che il romanzo non venga annientato da questa trasposizione e che non faccia rimanere delusi i fans come me che hanno amato ogni pagina del romanzo.
Vi lascio a qualche immagine dal set, prese dai profili instagram dello scrittore Joël Dicker e, del produttore e regista Fabio Conversi.















Alla prossima da:


Per leggere la recensione in forma ridotta e senza considerazioni personali, cliccate qui: https://lantrodeilibri.blogspot.it/2017/08/la-verita-sul-caso-harry-quebert-joel.html



sabato 5 agosto 2017

Patrick Ness - Sette minuti dopo la mezzanotte

Giorno 15 (Nel mio blog):




Trama:

Il mostro si presenta sette minuti dopo la mezzanotte. Proprio come fanno i mostri. Ma non è il mostro che Conor si aspettava. Il ragazzo si aspettava, l'orribile incubo, quello che viene a trovarlo ogni notte da quando sua madre ha iniziato le cure mediche. Conor si aspettava l'entità fatta di tenebre, di vortici, di urla... No. Questo mostro è un pò diverso. E' un albero. Antico e selvaggio. Antico come una storia perduta. Selvaggio come una storia indomabile. E vuole da Conor la cosa più pericolosa di tutte: la verità.


Commento/Recensione personale:

Parlare di questo libro mi è particolarmente difficile, in quanto è uno di quei libri che va letto senza esitazioni. E' una lettura consigliata a bambini ed adolescenti ma, a mio parere, chiunque dovrebbe leggerlo. Purtroppo in Italia non è molto conosciuto e, insieme al film appunto tratto dal romanzo (del quale farò un breve commento sotto), è stato inserito nella categoria "horror" e, sinceramente, non ne capisco il motivo: è un vortice di emozioni che non ha nulla a che fare con quel genere. Il mostro che viene a trovare "Conor", il protagonista, rappresenta il suo "io" con cui è costretto a scontrarsi poichè è un ragazzino molto introverso, chiuso in se stesso come una gabbia per il dolore, le pressioni e le preoccupazioni a cui è sottoposto ogni giorno a causa dei bulli che lo hanno preso di mira a scuola e dai quali non riesce a ribellarsi e reagire(purtroppo questi casi esistono anche nella realtà, più frequentemente di quanto si pensi) ma soprattutto a causa della malattia di sua madre che purtroppo pesa come un macigno. Il mostro lo guiderà passo passo, pagina dopo pagina, verso l'aprirsi, il cercare di reagire e ammettere una realtà tanto dolorosa. Questo libro ha lasciato segni profondi sia nel mio cuore che nella mia anima perchè per certi aspetti, mi sono rispecchiata in Conor: non tutti riusciamo a reagire al dolore, troviamo difficoltà nel cercare la forza dentro di noi e spesso ci appare come un qualcosa di inarrivabile come se in realtà non esistesse all'interno di noi stessi. Non trovo molte altre parole, posso solo consigliarvene la lettura per immergervi in emozioni profonde, pure e sincere. 
Adesso spenderò qualche parola sul film.



Avrei tante cose da dire in merito a questo film e a quanto l'Italia lo abbia sottovalutato e non capito fino in fondo. Nei cinema italiani è stato tenuto solo una settimana - non so se mi spiego - e come ultimo spettacolo perchè ritenuto horror e non adatto ai bambini/ragazzini, quando invece il messaggio è indirizzato proprio a quella fascia d'età. Ma purtroppo sappiamo che in Italia molti capolavori vengono sottovalutati e messi in secondo piano. Il film a parer mio è riuscitissimo, uno dei pochi tratto da un romanzo che abbia centrato in pieno il messaggio senza tralasciare alcuna scena e alcuna emozione. Guardandolo ho rivissuto le stesse emozioni del romanzo, mi sono tornati i brividi sulla pelle e mi sono commossa sul finale come successe dopo aver terminato di leggere il libro. Gli attori, secondo me, sono adatti ai rispettivi ruoli specialmente Felicity Jones che in questo film interpreta la madre di Conor, ed abbiamo avuto modo di apprezzare le sue doti interpretative già nel film drammatico "La teoria del tutto" basato sulla vita di Stephen Hawking o in "Star Wars Rogue One" spin-off della celebre saga cinematrografica "Star Wars". Concludendo, consiglio la lettura e la visione a un pubblico di qualsiasi età perchè mira a insegnare molto e a spingere su quelle emozioni che spesso teniamo nascoste ma che ad un certo punto devono uscir fuori per non restare schiacciati dal loro peso.


Per leggere la versione ridotta della mia recensione, senza considerazioni personali, clicca qui: https://lantrodeilibri.blogspot.it/2017/08/sette-minuti-dopo-la-mezzanotte-patrick.html



giovedì 3 agosto 2017

Nesli - Andrà tutto bene. Quel che ho imparato dai momenti più difficili

Giorno 14 (Nel mio blog)




Trama:

Questa è una storia da romanzo. Ma tutta vera. E' la storia di Francesco Tarducci conosciuto come Nesli dal milione di fan che lo seguono sui social e che lo considerano un poeta. La storia inizia a Senigallia, un pomeriggio d'estate del 1997. C'è una pistola. C'è il rumore di uno sparo. Il migliore amico di Nesli perde sangue. Poi gira gli occhi e allenta la presa. "Pippo non mi morire cazzo!". Per la prima volta Nesli racconta la sua storia dolorosa e controversa, i suoi momenti più difficili, proprio quelli in cui ha imparato che la fine non è mai veramente la fine. E se adesso canta "Andrà tutto bene" è perchè lo ha sperimentato sulla sua pelle.

Commento/Recensione personale:

Non ho mai capito l'odio che nasce verso una persona che sia famosa o non. Tutti noi abbiamo una vita propria, l'unica che possiamo conoscere realmente, e non sappiamo cosa si nasconde dietro la storia di un altro poichè non l'abbiamo vissuta in prima persona. Ecco, questo è il caso di Francesco Tarducci (in arte Nesli). Di lui se ne sentono tante e, forse, si conosce davvero poco della sua persona. Non riesco a capire, nella vita in generale, i pregiudizi che spesso nascono da una convinzione personale priva di fondamento. Su Francesco, pregiudizi e critiche ce ne sono davvero molte: c'è chi lo critica per i tatuaggi, chi per la musica (poichè è passato dal rap al pop), chi sostiene che è conosciuto solo perchè è "il fratello di". Ma è necessario porsi delle domande fondamentali: chi è Francesco Tarducci? Quanto possiamo conoscerlo realmente? In questo libro ci racconta la storia della sua vita, che parte tutta da uno sparo. Questo, infatti, è il punto cardine di tutto il romanzo. Le vicende che si susseguono, le persone che il cantautore incontra sono legate, in un modo o nell'altro, a quella vicenda. Parla con naturalezza, senza freni e peli sulla lingua di tutte le difficoltà che ha affrontato, continua ad affrontare e cerca di superare sia dal punto di vista professionale che personale. Le difficoltà che ha sempre avuto con le major musicali per esempio, che non hanno mai creduto in lui fino in fondo fino all'arrivo del suo nuovo manager e produttore discografico Brando (casa di produzione Go Wild, Universal Music Italia), il quale si è battuto affinchè Francesco potesse avere ancora un'occasiona, una possibilità di far vedere a tutti quanto vale. Si parla anche di una delusione amorosa che lo ha segnato dentro. Chi è suo fan da tempo conosce i suoi esordi al fianco del fratello e sa che ad un certo punto della sua vita hanno preso strade differenti e nel romanzo questo viene raccontato con naturalezza e normalità, senza odio. Lo stesso odio che viene diffuso in rete tra i due fratelli, spesso, è frutto di dicerie derivate da terze parti che non conoscono i fatti reali della loro vita e della loro famiglia. Come una fenice, Nesli, è rinato e da qualche anno ha svolto diversi cambiamenti. Non mi riferisco solo ai tatuaggi ma anche e soprattutto dal punto di vista musicale, mettendosi in gioco con il genere che più gli rispecchia e gli si cuce addosso: il pop e il cantautorato. Al di là del personaggio "Nesli" e della persona "Francesco Tarducci" bisognerebbe apprezzare sicuramente questo suo atto di "coraggio" e "devozione" verso la musica, la stessa che lo ha salvato da molte situazioni difficili narrate nel libro. Concludendo il mio commento/recensione, vorrei consigliare il libro a tutti, non soltanto a chi come me è fan. Si narra la storia di un ragazzo che nonostante tutto non si è arreso, è caduto ma si è rialzato solamente con le proprie forze, la voglia di riscatto e il voler gridare al mondo "sono qui, adesso sedetevi e ascoltate la mia storia." E in fin dei conti, ognuno di noi è caduto nella vita ed è stato costretto a rialzarsi da solo.



mercoledì 2 agosto 2017

L'Antro dei Libri recensioni + Comunicazioni importanti




Giorno 13 (Nel mio Blog):

Salve a tutti lettori come state? Nonostante il caldo, sono qui ad aggiornare il blog per comunicarvi qualcosa di importante per me. Con un'amica abbiamo aperto da poco un Blog chiamato "L' Antro dei Libri" dove verranno pubblicate recensioni, spero interessanti per voi. Il mio blog resterà attivo poichè qui mi occuperò di tutto ciò che più mi piace, scriverò articoli riguardanti il mondo della musica, recensioni personali riguardanti la lettura, il cinema e le serie tv quindi non resterà assolutamente inattivo anzi, da settembre sarà molto più ricco. 
L'Antro dei Libri nasce come mezzo per la diffusione e condivisione di recensioni, critiche, pensieri su libri, film, fumetti/manga e serie tv, con lo scopo di consigliare letture e far amare il mondo dei libri.

🔵Ecco tutti gli indirizzi dove potete trovare il blog:

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Vi aspettiamo.