Salve cari lettori, se vi va, iscrivetevi alla NEWSLETTER (colonna destra) per non perdere nessun post o aggiornamento, seguite il blog sui canali social e diventate miei lettori fissi. Grazie per la visita!

Benvenuti nel Blog di Smallintrix

Benvenuti nel Blog di Smallintrix

lunedì 26 ottobre 2020

Film: Enola Holmes

Giorno 294 (nel mio blog):

Ben ritrovati, cari lettori, oggi voglio parlarvi di un'uscita recente di Netflix.



Titolo: Enola Holmes
Distribuzione: Netflix
Attori principali: Millie Bobby Brown, Sam Cliflin, Henry Cavill, Helena Bonham Carter
Genere: Investigativo
Anno: 2020


Trama:

Enola Holmes è stata cresciuta in solitaria dalla madre Eudoria in una grande casa di campagna. La donna, una femminista politicamente attiva, l’ha educata in modo non ordinario per una “fanciulla di età vittoriana”: Enola legge moltissimo, sa lottare, gioca a tennis (in casa), dipinge, fa esperimenti di scienze, tira con l’arco, non si veste in modo conforme ai dettami femminili e molto altro. Il giorno del suo sedicesimo compleanno, però, si sveglia e sua madre è scomparsa, costringendo i due figli maggiori Sherlock e Mycroft Holmes, a tornare a casa da Londra per occuparsi della sorella. Mycroft, che tra i due è il più rigido e conservatore, vorrebbe mettere Enola in un collegio per darle un’educazione “corretta”. Sherlock, nel mentre, si mette sulle tracce della genitrice scomparsa. Enola, che non vuole lasciare il suo destino nelle mani dei due, una volta messi insieme i pezzi di una cervellotica caccia al tesoro organizzata dalla madre, parte per Londra.

Commento/Recensione personale:

Partendo dal presupposto che in questo periodo, a causa di miei malesseri, vado alla ricerca di film e serie tv leggere in modo tale da tenermi compagnia e non farmi applicare troppo.
Spinta dai pareri positivissimi di tutti gli spettatori, decido di guardare questo film. Oggi mi chiedo: "Chi me lo ha fatto fare? Sono l'unica, come sempre, che va contro corrente?".
Dirvi che per me è stato un parto è dire poco. La noia che ho provato è indescrivibile perchè, pur essendo durato 2 orette, ne ho percepite 10.
La storia è incentrata sulla figura immaginaria di Enola Holmes, interpretata dal giovane talento Millie Bobby Brown, divenuta famosa per il suo ruolo nella serie tv "Stranger Things". L'attrice è bravina per la sua giovane età e si vede che ha messo tutta la sua passione, il suo impegno e l'amore per la recitazione in questo film. Ricopre il ruolo della sorella di Sherlock, nata dalla penna di Nancy Springer, la quale si è beccata diverse denunce e diffamazioni dalla famiglia Doyle.
A mio modesto parere hanno voluto osare molto, prendendo elementi della meravigliosa serie tv di Sherlock interpretato da Benedict Cumberbatch e altri elementi presi dai film più recenti di Sherlock interpretato da Robert Downey Jr. Questa miscela però è mal riuscita, poichè si viene a creare una confusione di cui non sentivo il bisogno.
Inoltre, sono sempre stata una che ama vedere di protagoniste forti che si fanno valere e non si fanno mettere i piedi in testa da nessuno, ma in questo caso è troppo: la parità dei sessi non esiste, il sesso forte è quello femminile e prevale in ogni cambio di scena e in qualsiasi discorso che si affronta.
Il voler a tutti i costi ostentare la genialità, la mente brillante e le capacità investigative di Enola, a lungo andare risulta monotono, prevedibile e snervante.
Con tutto il bene che posso voler a Henry Cavill (attore che seguo e apprezzo sin dalla serie tv "The Tudors"), ma il suo ruolo esattamente qual è stato? In teoria interpreta Sherlock, ma credo sia quello peggio riuscito di tutte le trasposizioni cinematografiche. Compare e scompare ogni tanto sulla scena e dice sì e no due o tre frasi in croce.
Sam Claflin, altro attore bravissimo, ricopre il ruolo di Mycroft e senza nulla togliere alle brillanti doti attoriali, ma perchè renderlo un maschilista di prima categoria che vuole prendere il controllo sulla vita di Enola? Non serve questo per mettere in risalto la "cazzutaggine" della protagonista. Sono escamotage narrativi triti e ritriti, che a mio parere, risultano inutili e, se non gestiti bene, privi di senso.
Helena Bonham Carter, attrice a dir poco straordinaria (l'ho "conosciuta" nella saga cinematrografica di Harry Potter, ma ha preso parte ad altre pellicole e serie di gran nota") alla quale le hanno dato il compito di apparire e sparire all'improvviso, giusto per far sì che la trama avesse una scusa per durare 2 ore. Infatti da qui parte il viaggio di Enola e le disavventure nelle quali si imbatte.
La scena dove inizia a prendersi a botte con la sua maestra...spiegatemi il senso perfavore perchè non l'ho capito. Inseriamo scazzottamenti e liti giusto per rendere il tutto un po' più movimentato.
Hanno anche inserito la storia d'amore perché, ormai, se non la inserisci non sei nessuno visto che il pubblico più giovane vuole questo. Una storia totalmente buttata lì a caso a fare folla.
Per concludere tutto questo miscuglio di roba, non credo che nel 1923 Londra fosse così pulita e splendente, anzi... Ma non posso pretendere troppo, me ne rendo conto.
Capisco che sia indirizzato ad un pubblico prettamente giovanile, che a molti sia piaciuto anche se non ne comprendo a pieno le ragioni, va bene tutto, ma non osannate un qualcosa che obiettivamente fa acqua da tutte le parti.
Chi ha letto il libro sostiene che non sia così scontato, banale e sfacciatamente rivolto a un giovane pubblico. Inoltre la storia della madre, all'interno del romanzo, passa in secondo piano e non è ciò che dà il via alla trama.
Nel dubbio, senza offesa, vado a leggere Arthur Conan Doyle.

Grazie per aver letto anche questa recensione.
Alla prossima da:

---> Seguitemi sui vari social:

 

Facebook: @leggoguardoscatto

Instagram: @leggoguardoscatto

Twitter: @smallintrix

Goodreads: Martina (leggoguardoscatto)









martedì 20 ottobre 2020

Raffaele Longo - Le notti dell'alchimista

Giorno 293 (nel mio blog):

Ben ritrovati, cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio l'autore per avermi inviato una copia in ebook del romanzo.


Titolo: Le notti dell'alchimista
Autore: Raffaele Longo
Casa editrice: Giovane Holden Edizioni
Genere: Fiction storica / Narrativa fantasy
Anno: 2020

Link d'acquisto tramite Amazon:

Kindle: Clicca qui

Copertina flessibile: Clicca qui



Trama:

Tutto ha inizio in una fresca sera d'estate di fine sedicesimo secolo. Tra i campi poco distanti dall'antica città siciliana di Leontini, l'odierna Lentini, i due giovanissimi fratelli Girolamo e Vito Chiaramonte cercano di ritrovare il loro cagnolino, scappato da casa. Giunti nei pressi di un rifugio abbandonato, ove un tempo viveva un misterioso vecchio, Girolamo si spinge all'interno richiamato proprio dai lamenti della bestiola. Qui, rinviene alcuni misteriosi e antichi incartamenti che riportano le istruzioni per la realizzazione di una portentosa quanto leggendaria medicina. Vent'anni dopo, Girolamo si trova a Napoli ed è ormai un affermato alchimista, nonché inventore dell'Elixir Vitae, un efficacissimo medicamento. Una brutta notte, però, le carte che aveva ritrovato anni prima e che sono alla base dei suoi studi e delle sue pozioni, gli vengono sottratte dal Munaciello, un famigerato spiritello napoletano, estremamente dispettoso e ostile verso la città di Napoli e i suoi abitanti. Nulla ha, invece, contro il famoso alchimista ed è ben disposto a restituirgliele purché egli abbandoni la città. Girolamo gliene chiede conto e lo spiritello gli spiega i motivi di tal gesto nonché di ciò che si cela dietro il suo eterno tormento. Sulla scia delle parole del Munaciello, il siciliano ha l'occasione grazie al prezioso supporto della Bella 'Mbriana, di mettersi in discussione.

Commento/Recensione personale:

Devo ammettere che questo titolo mi ha piacevolmente stupita. Ciò che sicuramente colpisce sin da subito il lettore è il ritmo della narrazione poiché risulta scorrevole, incalzante e mai monotono o noioso.
Questa, però, non è l'unico elemento che mi ha conquistata: l'accuratezza nel descrivere il periodo storico, tanto da proiettare il lettore all'interno di quell'epoca, non è un dettaglio di poco conto e l'autore, in questo caso, è riuscito in ogni aspetto.
Inoltre tutto il romanzo è ambientato in Sicilia e mi ha fatto davvero piacere poter leggere di un qualcosa legato alla mia terra.
Bella anche l'idea di inserire elementi folkroristi della tradizione napoletana che rendono il tutto più brillante e originale.
H trovato azzeccato il voler mischiare diversi generi: in questo caso il genere storico incontra quello del fantasy e del mistero. Tutto ciò permette al lettore di non annoiarsi mai, di voler scavare in fondo alla storia, conoscere e comprendere i personaggi.
Dico sempre che la curiosità sta alla base di tutto, soprattutto di un romanzo e anche in questo l'autore riesce nel proprio compito.
Detto ciò, ammetto di aver passato delle ore piacevoli in compagnia di questo titolo e non posso far altro che consigliarlo a tutti: grandi e piccini.

Grazie per aver letto anche questa recensione.
Alla prossima da:


[Sono affiliata ad Amazon, quindi se acquisterete dai link da me postati, riceverò una piccola percentuale che mi aiuterà a mantenere il blog e i vari social. Questa percentuale non andrà ad influire sul prezzo del vostro acquisto. Grazie a chi lo farà e a chi, ogni giorno, mi sostiene e crede in me.]

 

 

---> Seguitemi sui vari social:

 

Facebook: @leggoguardoscatto

Instagram: @leggoguardoscatto

Twitter: @smallintrix

Goodreads: Martina (leggoguardoscatto)




giovedì 8 ottobre 2020

La verità sul caso Harry Quebert (serie tv)

Giorno 292 (nel mio blog):

Ben ritrovati, cari lettori, stavolta vi parlo di una serie tv.


Titolo: La verità sul caso Harry Quebert
Produttore: Fabio Conversi
Attori principali: Patrick Dempsey, Ben Schnetzer, Kristine Froseth
Paese di produzione: Stati Uniti
Lingua originale: Inglese/Francese
Genere: Mistero
Anno: 2018


Trama:

Estate 1975. Nola Kellergan, una ragazzina di 15 anni, scompare misteriosamente nella tranquilla cittadina di Aurora, New Hampshire. Le ricerche della polizia non danno alcun esito. Primavera 2008, New York. Marcus Goldman, giovane scrittore di successo, sta vivendo uno dei rischi del suo mestiere: è bloccato, non riesce a scrivere una sola riga del romanzo che da lì a poco dovrebbe consegnare al suo editore. Ma qualcosa di imprevisto accade nella sua vita: il suo amico e professore universitario Harry Quebert, uno degli scrittori più stimati d'America, viene accusato di avere ucciso la giovane Nola Kellergan. Il cadavere della ragazza viene infatti ritrovato nel giardino della villa dello scrittore, a Goose Cove, poco fuori Aurora, sulle rive dell'oceano. Convinto dell'innocenza di Harry Quebert, Marcus Goldman abbandona tutto e va nel New Hampshire per condurre la sua personale inchiesta. Marcus, dopo oltre trent'anni deve dare risposta a una domanda: chi ha ucciso Nola Kellergan? E, naturalmente, deve scrivere un romanzo di grande successo.

Commento/Recensione personale:

Vi accennai molto tempo fa della realizzazione della mini serie basata su uno dei miei romanzi preferiti di sempre, ovvero, "La verità sul caso Harry Quebert". Trovate QUI la recensione del romanzo e le prime notizie che uscirono sulla serie tv.
Ero preoccupatissima su questa trasposizione televisiva, perchè spesso si va a snaturare la vera essenza narrativa. Vi parlai anche dei miei dubbi sul cast, ma invece mi sono dovuta ricredere quasi su tutto.
Per quanto riguarda la trama non è stata per niente modificata, anzi, è fedelissima al romanzo in tutto e per tutto: battute uguali, il susseguirsi degli avvenimenti è stato rispettato cronologicamente e la scelta degli attori non mi è per niente dispiaciuta, forse avrei cambiato l'attore che interpreta Marcus Goldman poichè me lo immaginavo quasi del tutto diverso.
La recitazione non è niente male, nonostante abbia sentito pareri molto negativi su questa, ma io non li condivido assolutamente. 
Data la mole del romanzo hanno necessariamente escluso alcune parti, ma fortunatamente non erano rilevanti e quindi non ho percepito la differenza tra le due opere.
Quindi, se mi venisse voglia di rileggere l'opera letteraria, posso tranquillamente riguardare la serie tv perchè è a dir poco fedele.
Se avete amato il libro e siete curiosi su come l'abbiano riportato sul piccolo schermo, guardate le puntate in lingua originale con i sottotitoli in italiano o doppiata in italiano. Non abbiate paura perchè non hanno rovinato o snaturato la storia.

Alla prossima da:

 

---> Seguitemi sui vari social:

 

Facebook: @leggoguardoscatto

Instagram: @leggoguardoscatto

Twitter: @smallintrix

Goodreads: Martina (leggoguardoscatto)





venerdì 2 ottobre 2020

Serie Tv: Sex Education

Giorno 291 (nel mio blog):

Ben ritrovati, cari lettori. Oggi vi voglio parlare di una serie tv che mi ha davvero sorpresa.


Titolo: Sex Education
Distribuzione: Netflix
Numero di stagioni: 1-2- in corso
Anno: 2019
Genere: Teen drama


Trama:

Otis è un comune adolescente britannico figlio di una scrittrice e terapista sessuale di fama nazionale. La sua vita è stata sempre invasa dal lavoro della madre, tanto da renderlo un ragazzo particolarmente sensibile ai problemi altrui, specialmente se di natura sessuale.

Il sedicenne frequenta l'Istituto Moordale insieme al suo migliore amico Eric. Un giorno si ritrova a parlare con Adam, un compagno di scuola nonché figlio del preside con problemi eiaculatori il quale, grazie ai consigli di Otis, riesce ad avere un rapporto completo con la sua ragazza, Aimee.

Di seguito a ciò Maeve, un'amica di Aimee, comprende le abilità terapeutiche di Otis e gli propone di diventare il «terapista sessuale» degli studenti della Moordale, previo pagamento. Così comincia l'avventura da sessuologo di Otis che, insieme con Maeve ed Eric, costituisce il fulcro delle relazioni del Moordale.


Commento/Recensione personale:


Il mio approccio verso questa serie tv è stato un po' insolito. La sentivo nominare da tante persone, ma ho sempre rimandato la visione poiché dalla trama non mi incuriosiva più di tanto e, inoltre, si tratta di un teen drama. Verso questo genere ho delle riserve perché avendo superato quell'età, trovo banali e noiose le tematiche adolescenziali.
In questo caso mi sono dovuta ricredere. 
Partiamo dal presupposto che, secondo il mio parere, non va guardata a cena, insieme ai genitori perché potrebbe suscitarvi imbarazzo per le numerose scene sessuali esplicite. Del resto il titolo parla già da sé. Però se questo piccolo "problema" non vi riguarda allora guardatelo senza problemi in compagnia di un adulto, in modo tale da porgli qualche domanda se non vi è chiaro qualcosa.

Ciò che però ho apprezzato, più di ogni altra cosa, è che queste scene hanno un senso e uno scopo ben preciso, ovvero educare il giovane spettatore a certi argomenti ritenuti tabù. Proprio perché la società odierna ci ha inculcato che certi argomenti vanno trattati con le pinze, che parlarne potrebbe suscitare disagio, si ha paura di conoscere ed esplorare questa tematica.
Nono sono un'amante delle scene troppo spinte perché penso che l'amore possa esser rappresentato con delicatezza, senza esagerazioni, eppure devo dire che in questa serie non mi hanno dato alcun fastidio, proprio perché non risultano mai volgari o fuori luogo.
I personaggi sono ben caratterizzati, ognuno con una propria personalità che, con lo scorrere delle puntate, si delineano maggiormente e ognuno di loro va acquisendo un ruolo fondamentale.
E' vero che il protagonista principale è Otis, figlio di una rinomata sessuologa, cresciuto senza la figura paterna, ma i suoi amici si fanno spazio nella trama con delle storie significative, emozionanti e mai superficiali.
Riusciamo ad affezionarci ad ognuno di loro e a percepire ogni emozione, anche la più intima.
Ad esempio: la tematica LGBT viene affrontata con naturalezza, mostrandone però anche i lati più difficili. Una scena che mi è rimasta impressa e che mi ha scossa è stata quando uno dei protagonisti (non vi dico chi per non farvi spoiler), mentre tornava da un evento, veniva picchiato da quattro sconosciuti che, mentre inferivano fisicamente, lo deridevano verbalmente. Da questa scena si evince quanto i pregiudizi e la paura verso il "diverso" prevalgono su tutto il resto, sfociando nella violenza.
Vediamo anche le due facce della medaglia: abbiamo un ragazzo dichiaratamente omosessuale e un altro che dentro di sé sa di esserlo, ma non può ammetterlo a causa della famiglia in cui è nato e dalla condizione professionale in cui si ritroverà, oltre alla paura del giudizio sociale.
Quali sono le differenze tra questi due protagonisti? La serie ce li mostra in modo chiaro, alternando scene serie ad altre più leggere.
Chiaramente, un altro aspetto fondamentale è l'amicizia, rappresentata come fattore essenziale per la crescita di un individuo, non le classiche storielle smielate. 
Quanto può far male la superficialità di un amico che dà priorità all'amore piuttosto che a te? Cosa succede se, quando hai davvero bisogno, quell'amico ti lascia da solo e le conseguenze sono disastrose?
Sono alcune delle domande che lo spettatore si pone davanti a certe scene chiavi della narrazione dell'intera serie.
Un altro tema che viene affrontato, senza paura di raccontare la verità, è la molestia sessuale.
In una puntata una delle protagoniste si ritrova sull'autobus e accanto a lei un tizio inizia a masturbarsi fino a venire sui pantaloni della ragazza.
Le conseguenze saranno disastrose: inizialmente la ragazza cerca di dimenticare quell'episodio, facendo finta di nulla e sorridendo in modo forzato, ma poi cambierà completamente atteggiamento. La nostra protagonista si troverà combattuta nell'affrontare questo trauma, ma dopo una crisi di pianto, deciderà di raccontare tutto alle sue migliori amiche che la spingeranno a denunciare l'accaduto. In questo caso però vedremo che la giustizia non sempre prende tutto seriamente, e vedremo l'aspetto più iniquo di questa situazione.
Un altro tema che mi ha fatto esclamare "finalmente, anche noi siamo normali!" è quello della disabilità.
Viene affrontata come normalità e non come diversità, facendo emergere aspetti che fanno parte di ogni individuo umano, ma che, a causa della disinformazione, della superficialità e del menefreghismo non riescono ad esser del tutto compresi.
Vediamo un ragazzo costretto sulla sedia a rotelle stringere amicizia con una delle nostre protagoniste, della quale si innamorerà e nei cui confronti a fine puntata della seconda stagione commetterà un atto discutibile e ingiusto. Sono sicura che se non avessi specificato che il ragazzo fosse disabile, non vi sareste allarmati, perché quante volte si è visto nelle serie tv o nei film un protagonista o una protagonista commettere delle scorrettezze per amore? Infinite volte, ma loro erano normodotati e risultava "normale" quel gesto.
Verrà amato, compreso per tutta la serie, e "odiato" a causa di questo gesto. Come succede in molte serie tv, con la differenza che in queste non vengono raffigurate persone disabili.
Se la sessualità risulta un tabù in generale, pensate verso i diversamente abili, ritenuti spesso privi di qualsiasi istinto sessuale solo perché presentano delle problematiche. Essere seduti, respirare tramite una macchina o non riuscire a parlare bene, non significa non provare le stesse emozioni di tutti gli altri.
Chiaramente verrà affrontato anche l'ostacolo delle barriere architettoniche e di come, spesso, la gente non ci faccia caso o sia superficiale.
La componente romance è fortemente presente, ma non è mai stucchevole e viene mostrata in tutte le sue sfaccettature.
Credo di aver scritto una delle mie recensioni più lunghe e spero di avervi convinto a guardarla perché merita davvero e sarà quasi impossibile non amarla. Però non fermatevi alla prima impressione, scavate in fondo, che poi è ciò che la serie vuole spingerci a fare: riflettere e abbandonare la superficialità.
Attendo impazientemente la terza stagione, soprattutto dopo il finale apertissimo della seconda. Le riprese sarebbero dovute iniziare a maggio, ma purtroppo il corona virus le ha bloccate, quindi spero che questi personaggi straordinari e le loro storie possano tornare al più presto a regalarci emozioni.


Grazie per aver letto anche questa recensione.
Alla prossima da:


---> Seguitemi sui vari social:

 

Facebook: @leggoguardoscatto

Instagram: @leggoguardoscatto

Twitter: @smallintrix

Goodreads: Martina (leggoguardoscatto)