Giorno 283 (nel mio blog):
Ben ritrovati, cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio Elisa Costa di "Saper scrivere" per avermi contattata nuovamente affinché leggessi questo titolo.
Titolo: Fino a quel momento soffrirai come un cane
Autori: Giuliano Petrigliano
Genere: Raccolta di poesie
Casa editrice: Bertoni
Link d'acquisto tramite Amazon:
Trama:
Una
raccolta scanzonata, dissacrante, a volte ironica: non c'è la forma ricercata
della lirica, ma lo stile scorrevole della prosa; eppure, nel suo modo di
raccontare e raccontarsi, Petrigliano riesce a guardare negli occhi il lettore
e a raccoglierne l'empatia.
Ecco
quindi che, girata l'ultima pagina, si ha quasi l'impressione di aver rivisto
un vecchio amico, di aver bevuto con lui al bancone di un bar e aver ragionato
insieme, con un pizzico di cinismo e un po' di tenerezza, di tutti quegli
amori, avventure e sconfitte che si stagliano sotto il cielo di questa grande
giostra che è il mondo.
Commento/Recensione personale:
Non mi sento di descrivere questo titolo come una raccolta di poesie, piuttosto direi che si tratta di un insieme di pensieri dell'autore, nati da alcuni stati d'animo e da situazioni che sono venute a crearsi nel corso della sua vita.
Se leggete il libro tutto d'un fiato, come ho fatto io, (anche perché la mole è molto contenuta) riuscirete a percepire il testo come se fosse un unico racconto e, i diversi pensieri espressi dall'autore, si collegheranno tra di loro dalla fine di un capitolo all'inizio dell'altro.
Quindi ho percepito il tutto come se fosse una vera e propria storia senza alcun tipo di distaccamento.
Ciò che ho apprezzato maggiormente è stato il linguaggio schietto, sincero e trasparente. Insomma, mi sento di poter affermare che l'autore non ha peli sulla lingua.
Alcuni passaggi li ho trovati molto significativi, ma allo stesso tempo provocatori perché l'ironia che Giuliano usa, ci fa riflettere soprattutto sull'ipocrisia che molte persone usano in alcune circostanze. Ad esempio, muore un cantante famoso che magari prima non si conosceva, del quale spesso non si apprezzava neanche la musica, ma siamo pronti a condividere sui social messaggi commemorativi in occasione della sua scomparsa. Certo, dispiace sempre quando muore una persona, ma dire (solo nel giorno della sua morte) di conoscere a memoria le sue canzoni o di averlo apprezzato così tanto da diventare l'artista del cuore, mentendo spudoratamente, fa evincere l'ipocrisia e la falsità di chi pubblica il post, magari per apparire più sensibile.
Si tratta soltanto di un esempio, ma vengono smosse diverse provocazioni di questo tipo riguardanti altri ambiti, come la chiesa, il mondo LGBT e molto altro.
Non credo sia un titolo per tutti poiché alcuni messaggi non vengono espressi in maniera chiara, ma si deve leggere tra le righe, prestare attenzione e non fermarsi alla singola parola.
Ho trovato piacevole la lettura di "Fino a quel momento soffrirai come un cane" e non ha fatto nascere in me alcuna sensazione negativa, anzi tutt'altro.
Vi lascio con un suo pensiero che mi ha colpita molto e che condivido in pieno.
"Fino a quel momento soffrirai come un cane:
Non è che uno si diverta sempre ad essere triste, a scrivere poesie tristi e a fare la parte del triste in ogni situazione e in ogni gruppo sociale. Ma può essere che questo ruolo gli riesca facile o che la vita gli stia girando in un modo che non può fare diversamente.
Ora non tirarmi fuori la vecchia solfa del sorridere sempre e prendere la vita di petto. [...]"
Grazie per aver letto anche questa recensione.
Alla prossima da:
[Sono affiliata ad Amazon, quindi se acquisterete dai link da me postati, riceverò una piccola percentuale che mi aiuterà a mantenere il blog e i vari social. Questa percentuale non andrà ad influire sul prezzo del vostro acquisto. Grazie a chi lo farà e a chi, ogni giorno, mi sostiene e crede in me.]
---> Seguitemi sui vari social:
Facebook: @leggoguardoscatto
Instagram: @leggoguardoscatto
Twitter: @smallintrix
Goodreads: Martina (leggoguardoscatto)