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Benvenuti nel Blog di Smallintrix

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martedì 16 gennaio 2018

Voldemort: Origins of the Heir (Recensione Ita)

Giorno 48 (nel mio blog):

Ben ritrovati lettori, oggi vi parlo di un film particolare poichè si tratta di una pellicola fanmade che ci riporta nelle atmosfere della celebre saga libresca scritta da J.K. Rowling  "Harry Potter", successivamente portata sul grande schermo dalla Warner Bros. Il film si intitola "Voldemort: Origins of the Heir".


Titolo: Voldemort, Origins of the Heir
Produzione: Tryangle Films
Distribuzione: Youtube
Genere: Fantasy
Anno: 2018

Trama:

Racconterà la scalata al potere e l’evoluzione di un ragazzo ambizioso di nome Tom Riddle fino a diventare Colui che non deve essere nominato. Sarà raccontato dal punto di vista di Grisha McLaggen.

Commento/Recensione personale:

Da molto tempo i fan della saga sul maghetto più famoso del mondo, "Harry Potter", chiedevano a gran voce uno spin-off di approfondimento sul personaggio di "Voldemort", mago oscuro e acerrimo nemico di Harry. Così sono stati accontentati, ma non dalla Warner Bros, casa di produzione e distribuzione della saga cult che ha conquistato il mondo, bensì da una produzione tutta italiana, dopo che la Warner ha approvato il progetto seppur sottolineando che si tratti di un film non ufficiale, gestita da fan della serie libresca e cinematografica, ovvero la "Tryangle Films". Troviamo, infatti, attori, registi e produttori italiani e ciò ci rende orgogliosi.
Molte persone, come me, all'idea della realizzazione di un film del genere erano spaventati poichè nel creare certi effetti visivi si ha bisogno di un budget economico molto elevato. Per quanto riguarda questo aspetto, posso ritenermi molto soddisfatta, gli effetti sono degni e non fanno rimpiangere quelli della saga originale. Si nota anche molto impegno e molta passione che i giovani attori hanno indubbiamente messo nella realizzazione di questa pellicola.
Una scelta geniale e azzeccata è il doppiaggio in lingua inglese con sottotitoli in varie lingue, affinchè potesse arrivare in tutto il mondo anche a fan che magari si trovano oltreoceano. 
Ciò che non mi ha convinta fino in fondo è la trama e il modo di mostrarla sul piccolo schermo. Alcune scene sono molto "scure" e combinate al dover leggere i sottotitoli non risultano facili da seguire. Io stessa alcune volte perdevo la concentrazione e mi veniva sonno.
Nonostante ciò, apprezzo lo sforzo e l'impegno, mi ritengo orgogliosa che, ogni tanto, l'Italia porta prodotti buoni e ci fa vantare di appartenere a questo paese, visto che altri aspetti ci spingono a lasciarlo, ma questo è un altro discorso.
Inoltre, questi giovani attori e registi hanno avuto coraggio a portare un film del genere su un aspetto che nei film ufficiali appartenenti alla saga distribuita dalla Warner Bros viene quasi del tutto trascurato.
Per essere un film fanmade è sicuramente sorprendente e piacevole da guardare.
Mi sento, però, di dare un consiglio ovvero nel prossimo progetto di usare scene più "luminose", non così scure e cupe, e soprattutto rendere la narrazione più scorrevole e meno pesante.
Quindi, in conclusione, promuovo questo film, faccio i miei più sinceri complimenti a questi ragazzi e spero possano continuare a realizzare prodotti così buoni con la stessa passione che hanno messo in questo.

Alla prossima da:

lunedì 15 gennaio 2018

Baby Driver - Il genio della fuga

Giorno 47 (nel mio blog):

Ben ritrovati cari lettori, oggi vi parlo di un film che mi ha sorpresa positivamente ovvero "Baby Driver - Il genio della fuga".


Titolo: Baby Driver - Il genio della fuga
Produzione: Edgar Wright
Distribuzione (in Italia): Universal
Anno: 2017
Genere: Azione/Commedia

Link d'acquisto tramite Amazon:

DVD: https://amzn.to/2HgTnI8
Bluray: https://amzn.to/2HEfrMd


Trama:

Per contrastare il fastidioso ronzio che fin da bambino risuona nelle orecchie, il giovanissimo pilota Baby (Ansel Elgort) inforca le cuffie e spinge sull'acceleratore dell'auto. La guida spericolata per vicoli strettissimi e strade trafficate, insegue le evoluzioni della traccia: l'auto frena, slitta, sgomma con sottofondo di pneumatici fumanti e assoli di chitarra. Il talento al volante fa di lui l'autista di fiducia, nonché inconsueto portafortuna, del misterioso Doc (Kevin Spacey), leader di una banda di rapinatori di banche e stratega sopraffino.

Commento/Recensione personale:   

Avevo sentito parlare spesso di questo film, tutti commenti positivi, molta gente ne è rimasta sorpresa. Solitamente diffido e non dò molto peso ai commenti che siano positivi o negativi perchè preferisco non farmi condizionare e avere una mia opinione. Su questa pellicola però do' ragione a tutti coloro che ne sono rimasti entusiasti, io stessa sono rimasta piacevolmente sorpresa.
Avevo dei pregiudizi verso questo film perchè mi sembrava l'ennesima pellicola su corse automobilistiche stile "Fast and Furious", invece non è così.
La narrazione non si incentra solo sulle corse o sulla criminalità, ma anche sulla storia intima e profonda del protagonista Baby, accompagnata da tracce musicali splendide e mai fuori luogo. 
Ciò che ho particolarmente apprezzato appunto, sono la storia che inevitabilmente tocca le corde del cuore e la musica che non fa più solamente da sfondo, ma spesso diventa l'elemento centrale. Chi è appassionato di musica come me, ne rimarrà molto soddisfatto.
Non sono un'esperta del settore, vado a sensazioni ed emozioni, ma la recitazione l'ho trovata impeccabile, soprattutto quella di Ansel Elgort che intrepreta il nostro protagonista Baby. Conoscevo già l'attore per altre sue interpretazioni in film celebri come "Divergent" e "Colpa delle stelle".
Che altro dire, lo consiglio chiaramente a tutti, personalmente avrei voluto che il film durasse ancora per ore.

 Alla prossima da:
             

domenica 14 gennaio 2018

Amy - La ragazza dietro il nome

Giorno 46 (nel mio blog):

Salve a tutti cari lettori e ben ritrovati nel mio blog. Oggi vi parlo di un docu-film che mi ha letteralmente scossa ovvero "Amy - La ragazza dietro il nome".



Titolo: Amy - La ragazza dietro il nome
Regista: Asif Kapadia
Paese di produzione: Regno Unito
Anno: 2015
Genere: Biografico/Documentario/Musicale

Link d'acquisto tramite Amazon:



Trama:

C'era una volta Amy Winehouse, star della musica, jazz singer del calibro di Ella Fitzgerald e Billie Holiday, morta di arresto cardiaco a 27 anni, nella sua casa di Londra, provata nel corpo minuto dall'eccesso di alcol e droga, forse proprio mentre ne stava venendo fuori. E c'era una volta Amy, prima del cognome, prima del successo, prima del dimagrimento eccessivo, della vertigine romantica e della perdita di se', appunto. Asif Kapadia va indietro nel tempo a recuperare la ragazzina in carne che fa le boccacce nei video fatti in casa e non ha ancora avuto l'idea di cotonarsi i capelli, tanto meno di cantare per professione. La segue, attraverso il materiale di repertorio privatissimo, amicale, mentre scopre il suo dono e il piacere di cantare per un pubblico raccolto, a cui raccontare le proprie esperienze in musica. Quel piacere restera' sempre tale ma diverra' una chimera, un sogno impossibile, man mano che le platee dei suoi concerti si allargano a dismisura, le copie vendute non si contano piu', la macchina della finanza gira ad alti livelli e pretende il prezzo del carburante.
Il film racconta la storia drammatica di Amy Winehouse dal suo punto di vista e da quello dei suoi migliori amici, svelandone la vera personalità.

Note:

La pellicola è stata proiettata al Festival di Cannes 2015 nella sezione Proiezioni speciali.
Il documentario è stato distribuito nelle sale cinematografiche britanniche a partire dal 3 luglio 2015, mentre in Italia è rimasto in sala per soli tre giorni: 15, 16 e 17 settembre dello stesso anno.
La famiglia della cantante si dissocia dal documentario e ne prende le distanze. La madre della Winehouse dichiara che la pellicola «è fuorviante e contiene delle bugie: le testimonianze sono state raccolte a partire da un campione molto ristretto di conoscenti e amici di Amy, molti dei quali non hanno nemmeno preso parte agli ultimi anni della sua vita», mentre il padre della cantante dichiara: «La prima volta che l'ho visto sono stato male. Amy stessa sarebbe andata su tutte le furie: non lo avrebbe mai voluto».

Commento/Recensione personale:

Come ho già anticipato su, la visione di questa pellicola mi ha scossa e lacerata dentro. Non ho mai avuto il coraggio di vedere questo docu-film, prima perchè non va preso "alla leggera". Vedere il crollo di una star così famosa, con un talento indiscutibile, non è molto facile e non ti lascia indifferente. Viene ripercorsa la vita di Amy sin dalla sua infanzia. Notiamo come sin dagli inizi, prima dell'arrivo del successo, era una persona molto fragile, segnata da un passato molto difficile come la separazione dei suoi genitori, motivo centrale e scatenante di tutte le sue fragilità e insicurezze. Spesso, si è portati a pensare che il successo dà alla testa e molti non sapendo gestire la pressione si rifugiano nell'alcool e nella droga, ma non è il caso di Amy Winehouse. Come già specificato, il motivo scatenante di tutto è stato il suo turbolento vissuto che sin dalla adolescenza la porta ad assumere alcool e fumare qualche canna . Successivamente ciò che la portò al crollo quasi totale fu la relazione per nulla rosa e fiori con Blake Fielder Civil. I due si sposarono nel 2007, ma nel 2009 annunciarono il divorzio. Fu proprio Blake a portare la cantante ad assumere droghe pesanti, a spingerla all'autolesionismo e da qui iniziò la sua vera distruzione poichè per l'amore che provava per lui avrebbe fatto di tutto pur di non perderlo. «Mi sono innamorata di una persona per la quale sarei morta», dice la stessa Winehouse in un vecchio video. «Sento che in un certo senso l’amore mi sta uccidendo». Inoltre, il successo da lei mai desiderato e voluto la spinge di più verso il suo decadimento. Nelle ultime esibizioni vediamo Amy poco instabile e non presente mentalmente sul palco. Purtroppo gli effetti delle droghe mischiate all'alcool erano ormai visibili. Molte persone vicino a lei le consigliarono di smettere e di recarsi nelle strutture specializzate e lei per un periodo ci provò ascoltando i consigli, ma purtroppo non fu sufficiente a salvarle la vita poichè ci ricadde e nel 2011 morì di arresto cardiaco dopo aver assunto una quantità elevatissima di alcool dopo un lungo periodo di astinenza.
Ci sono molti altri retroscena sulla sua storia che non ho menzionato poichè potreste vederli in questo docu-film. 
Da giorni non faccio altro che ripensare a questa pellicola e alla sofferenza di Amy. Non possiamo mai capire fino in fondo i reali problemi di una persona se non viviamo la sua vita. Al termine della visione ho provato tanta rabbia, dolore, tristezza e impotenza. Non è mai bello quando una persona muore così giovane, che sia una star o una persona comune. La mente è un'arma a doppio taglio che spesso non si riesce a dominare.
Consiglio a tutti di vedere questo docu-film, soprattutto a chi è appassionato, come me, di musica ed è alla ricerca della verità che si cela dietro la vita di una leggenda o la verità che vogliono che noi conoscessimo.          

Alla prossima da:


sabato 6 gennaio 2018

Top 3: videogiochi preferiti

Giorno 45 (nel mio blog):

Salve a tutti cari lettori e ben ritrovati, vi faccio i miei più sentiti auguri per il nuovo anno. Spero che queste vacanze vi siano servite per rilassarvi un po' e stare con le persone che più amate. Sono stata assente sul blog a causa dei vari impegni e malanni legati a queste festività. Oggi torno per parlarvi di tre videogiochi che ho iniziato e terminato nel mese di dicembre e che difficilmente dimenticherò. Si tratta di giochi più o meno recenti, il più "antico" risale al 2010, ai quali ho potuto giocare solo adesso perchè non possedevo nessuna consolle e non possedevo un PC potente. Grazie al Natale, sono riuscita ad autoregalarmi un PC moderno e potente.

Titolo: Life is strange
Sviluppato da: Dontnod
Pubblicato da: Square Enix
Anno: 2015
Piattaforme: Pc, Xbox 360 e Xbox One, Playstation 3 e 4
Genere: Avventura grafica

Trama:

Life is Strange è un’avventura moderna scritta magnificamente. Segui la storia di Max Caulfield, una studentessa di fotografia che salvando la vita alla sua migliore amica Chloe Price si accorge di avere lo straordinario potere di riavvolgere il tempo. Mentre indagano sull’improvvisa sparizione della loro compagna di scuola Rachel Amber, le due amiche si rendono conto che la cittadina di Arcadia Bay ha un lato oscuro. Max scoprirà presto fino a che punto cambiare il passato può compromettere il futuro.



Titolo: Life is strange- Before the storm
Sviluppato da: Deck Nine Games
Pubblicato da: Square Enix
Anno: 2017
Piattaforme: Pc, Xbox One e Playstation 4
Genere: Avventura grafica

Trama:

Life is Strange: Before the Storm è una nuova avventura stand-alone in tre parti ambientata tre anni prima delle vicende del primo titolo della serie vincitrice di un premio BAFTA.
Giocherai nei panni di una Chloe Price sedicenne nel momento in cui diventa amica di Rachel Amber, una ragazza bellissima, estremamente popolare e destinata al successo.
Quando Rachel scopre un segreto sulla sua famiglia che minaccia di distruggere il suo mondo, è la sua nuova amicizia con Chloe che le dà la forza di andare avanti.
Insieme, le ragazze dovranno affrontare i loro demoni e trovare un modo per vincerli.


Commento/Recensione personale:

Life is strange (2015): So bene che si tratta di due giochi, ma li ho accostati poichè sono legati trattandosi di un prequel e un continuo. Avevo già visto qualche video su Youtube riguardante questo videogioco e la curiosità, da parte mia, di acquistarlo era molta, ma non avendo un PC potente ho dovuto rimandare. All'apparenza potrebbe sembrare un videogioco semplice, ma andando avanti con la trama si resta sempre più coinvolti nella storia e inevitabilmente ci si affeziona ai personaggi. Si basa interamente sul personaggio di Max, una studentessa che un giorno salva la vita alla sua migliore amica grazie al suo potere basato sulla manipolazione del tempo. Ciò ti dà la possibilità (a differenza, chiaramente, della vita reale) di prendere delle decisioni molto importanti e cambiare la scelta per scoprire cosa sarebbe successo, come avrebbe influito la decisione opposta sul corso degli eventi. Il punto forte di Life is strange è (escludendo il fattore della manipolazione temporale) il descrivere fatti che potrebbero accadere nella vita di tutti i giorni o che sono già accaduti. La narrazione non è mai prevedibile, ricca di colpi di scena soprattutto nel finale. Si passa da una giocabilità fluida, a tratti statica, ad una invece frenetica ed emozionante sotto ogni aspetto, ma in particolare quello emotivo. Una volta terminato il gioco, dentro di me si sono scatenate emozioni inspiegabili, messa di fronte ad una scelta molto importante e di impatto emotivo altissimo, non ho potuto far a meno di commuovermi e ripensare per giorni a tutta la storia.

Life is strange - Before the storm (2017): Ero spaventata dall'idea che potessero sviluppare un prequel poichè il gioco principale (uscito due anni prima) essendo stato, per me, una rivelazione molto positiva temevo di rimanerne delusa, ma così non è stato. E' ambientato tre anni prima rispetto al titolo "Life is strange" e stavolta ci ritroviamo a giocare nei panni della migliore amica di Max, ovvero Chloe Price. La narrazione si basa sull'approfondimento dell'amicizia tra Chloe e Rachel, che nel precedente capitolo scompare misteriosamente. Seppur non avvincente come il gioco del 2015, i colpi di scena non sono mancati e che dire dell'aspetto emotivo, non ha deluso per niente le mie aspettative. Una volta terminato il gioco, mi sono posta una semplice domanda, ma chi ha giocato a questo titolo sicuramente capirà ovvero "perchè"? Anche in questo caso mi sono commossa, ma ho provato molta tristezza e rabbia, se lo giocherete capirete il motivo.

Non posso far altro che consigliarvi entrambi, personalmente dò 5 stelline. So benissimo che esistono videogiochi con una grafica più elevata e definita, ma non fatevi ingannare da questo difettuccio. A mio avviso, però, per come è strutturato, la grafica è abbastanza buona. Ho appreso la notizia che gli sviluppatori sono già a lavoro sul seguito di "Life is strange" (2015) e non so cosa aspettarmi, se gioire o esser spaventata da una eventuale delusione, sapendo come termina il gioco. Il modo migliore sarebbe non aspettarsi nulla, ma quando arrivi ad amare un videogioco non puoi far altro che crearti grosse aspettative.




Titolo: Quantum Break
Sviluppato da: Remedy
Pubblicato da: Microsoft Game Studios
Anno: 2016
Piattaforme: Xbox One e Pc
Genere: Futuristico/Azione


Trama: 

Quantum Break è ambientato negli Stati Uniti nord-orientali e nell'immaginaria Riverport University dove un esperimento sui viaggi nel tempo non ha avuto l'esito sperato. L'evento non solo causa disturbi nel tempo ma ha permesso a degli uomini di manipolare il tempo. Paul Serene (antagonista) ha il potere di vedere il futuro per decidere quale scelta compiere nel presente, mentre Jack Joyce (protagonista) ha il potere di fermare il tempo. Quest'ultimo, insieme a Beth Wilder, è perseguitato dalla Monarch Solutions, una società fondata da Serene.

Commento/Recensione personale:

Questo videogioco è l'esempio lampante di modernità e coinvolgimento. Si tratta di un'altra narrazione basata sul controllo del tempo. Ciò che spicca sicuramente all'occhio è la presenza di attori molto famosi all'interno di esso, come Shawn Robert Ashmore (reso celebre dalla saga targata Marvel dal titolo X- Men), Dominic Monaghan (noto per aver preso parte alla trilogia cinematrograifica "Il signore degli anelli" e alla serie televisiva "Lost"), Aiden Gillen (celebre per aver interpretato Petyr Baelish nella serie televisiva di maggior successo "Il trono di spade") e Lance Reddick apparso in numerosi film come "Attacco al potere" e serie di successo come "Law & Order", Lost", "C.S.I Miami" e "Castle".
Si tratta di una trama frenetica e ricca di azione. Poter vestire i panni di attori così famosi non è un dettaglio di poco conto, ma sicuramente non è stato questo fattore a coinvolgermi bensì la storia totalmente coinvolgente, intrigante, a tratti imprevedibile e ansiosa. Si svolge ad episodi, come una serie tv che tra l'altro è stata inserita all'interno del videogioco. Il ritmo adrenalinico e la giocabilità ricca di azione ti spinge a voler scoprire pezzo dopo pezzo la storia che lega tra loro i vari personaggi.
Anche questo videogioco lo consiglio a tutti, anche se ho letto un pò di critiche poichè i creatori sono gli stessi del famosissimo videogioco intitolato "Alan Wake" (del quale vi parlerò qui sotto) e quindi non ritenuto bello quanto, appunto, Alan Wake. Quantum Break è stato accolto positivamente dalla critica, ma purtroppo non ha incassato così tanto da ricoprire il budget speso per la realizzazione e questo mi spiace perchè non penso facciano un seguito e per come è terminato, a mio parere, andava fatto.
Quantum Break si merita senza dubbio 5 stelle.




Titolo: Alan Wake
Sviluppato da: Remedy
Pubblicato da: Microsoft Games Studios
Anno: 2010
Genere: Thriller/Narrativa
Piattaforme: Xbox 360 e Pc


Trama: 

Alan Wake è un action thriller psicologico di Remedy, i famosi sviluppatori della serie “Max Payne”. In questo nuovo titolo in esclusiva per Xbox 360, i giocatori impersoneranno Alan Wake, scrittore di libri suspense di successo colto dal blocco dello scrittore che si rifugia in una piccola cittadina per risolvere il mistero della sparizione della sua fidanzata.
Ambientato nell’ingannevole idillio della cittadina di Bright Falls - Washington, Alan Wake immerge i giocatori in un intenso e vasto mondo cinematografico per esplorare ambienti iper realistici e interattivi. Alan Wake è un gioco basato su missioni con una trama profondamente affascinante e piena di suspense, pronta a svelare nuovi colpi di scena e rivelazioni a ogni passo.
I giocatori dovranno districarsi nell’avvincente trama attraverso l’interazione con personaggi dal carattere sfaccettato, la risoluzione di enigmi e intensi combattimenti contro terrificanti nemici. In questo mondo d’incubo, dove fantasia e realtà si fondono, Alan Wake deve usare diverse armi per sopravvivere, incluso il suo più potente alleato contro l’oscurità: la luce.

Commento/Recensione personale:

Il mio approccio a questo videogioco è molto travagliato. Ricordo, infatti, che quando ero piccola vidi solo l'inizio di questo e ne rimasi spaventata pensando si trattasse di un horror e si sa che io odio questo genere. Crescendo sono venuta a conoscenza della fama di cui gode e del fatto che la trama si sposa con la lettura e si sa che sono una grande appassionata di libri ho deciso di iniziarlo. Per certi versi confermo la teoria che avevo da piccola, ovvero non si tratta per nulla di un gioco tranquillo, ma non lo definisco horror bensì thriller e per chi, come me, è amante di questo genere non può non giocare questo titolo. Sono consapevole che si tratta di un videogioco non adatto a tutti, io stessa non lo rigiocherei nonostante lo abbia terminato e ne sia rimasta soddisfatta. Le ambientazioni e l'atmosfera cupa non trasmettono tranquillità ma tanta, tanta ansia. Vi chiederete come abbia fatto a terminarlo se si tratta di un titolo molto ansioso e adrenalinico. Semplice la storia e le vicende che si susseguono cattureranno la vostra attenzione dall'inizio alla fine e pur provando timore e in certe parti paura, non potreste far a meno di scoprire la verità. Vi terrà, come me, incollati allo schermo a giocare per ore e ore cercando di raggiungere più in fretta possibile, la fine.
Come ho già detto non è adatto a tutti, ma se vi piace il mistero e il thriller non potete non giocarci. 
Anche questo si merita 5 stelle, un gioco che ha segnato un'epoca, del quale tutt'oggi si parla e del quale gli sviluppatori stanno lavorando, a distanza di 7 anni, al seguito.

Spero che questo post, diverso dal solito, vi sia piaciuto.
Un abbraccio e alla prossima da: