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Benvenuti nel Blog di Smallintrix

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domenica 14 gennaio 2018

Amy - La ragazza dietro il nome

Giorno 46 (nel mio blog):

Salve a tutti cari lettori e ben ritrovati nel mio blog. Oggi vi parlo di un docu-film che mi ha letteralmente scossa ovvero "Amy - La ragazza dietro il nome".



Titolo: Amy - La ragazza dietro il nome
Regista: Asif Kapadia
Paese di produzione: Regno Unito
Anno: 2015
Genere: Biografico/Documentario/Musicale

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Trama:

C'era una volta Amy Winehouse, star della musica, jazz singer del calibro di Ella Fitzgerald e Billie Holiday, morta di arresto cardiaco a 27 anni, nella sua casa di Londra, provata nel corpo minuto dall'eccesso di alcol e droga, forse proprio mentre ne stava venendo fuori. E c'era una volta Amy, prima del cognome, prima del successo, prima del dimagrimento eccessivo, della vertigine romantica e della perdita di se', appunto. Asif Kapadia va indietro nel tempo a recuperare la ragazzina in carne che fa le boccacce nei video fatti in casa e non ha ancora avuto l'idea di cotonarsi i capelli, tanto meno di cantare per professione. La segue, attraverso il materiale di repertorio privatissimo, amicale, mentre scopre il suo dono e il piacere di cantare per un pubblico raccolto, a cui raccontare le proprie esperienze in musica. Quel piacere restera' sempre tale ma diverra' una chimera, un sogno impossibile, man mano che le platee dei suoi concerti si allargano a dismisura, le copie vendute non si contano piu', la macchina della finanza gira ad alti livelli e pretende il prezzo del carburante.
Il film racconta la storia drammatica di Amy Winehouse dal suo punto di vista e da quello dei suoi migliori amici, svelandone la vera personalità.

Note:

La pellicola è stata proiettata al Festival di Cannes 2015 nella sezione Proiezioni speciali.
Il documentario è stato distribuito nelle sale cinematografiche britanniche a partire dal 3 luglio 2015, mentre in Italia è rimasto in sala per soli tre giorni: 15, 16 e 17 settembre dello stesso anno.
La famiglia della cantante si dissocia dal documentario e ne prende le distanze. La madre della Winehouse dichiara che la pellicola «è fuorviante e contiene delle bugie: le testimonianze sono state raccolte a partire da un campione molto ristretto di conoscenti e amici di Amy, molti dei quali non hanno nemmeno preso parte agli ultimi anni della sua vita», mentre il padre della cantante dichiara: «La prima volta che l'ho visto sono stato male. Amy stessa sarebbe andata su tutte le furie: non lo avrebbe mai voluto».

Commento/Recensione personale:

Come ho già anticipato su, la visione di questa pellicola mi ha scossa e lacerata dentro. Non ho mai avuto il coraggio di vedere questo docu-film, prima perchè non va preso "alla leggera". Vedere il crollo di una star così famosa, con un talento indiscutibile, non è molto facile e non ti lascia indifferente. Viene ripercorsa la vita di Amy sin dalla sua infanzia. Notiamo come sin dagli inizi, prima dell'arrivo del successo, era una persona molto fragile, segnata da un passato molto difficile come la separazione dei suoi genitori, motivo centrale e scatenante di tutte le sue fragilità e insicurezze. Spesso, si è portati a pensare che il successo dà alla testa e molti non sapendo gestire la pressione si rifugiano nell'alcool e nella droga, ma non è il caso di Amy Winehouse. Come già specificato, il motivo scatenante di tutto è stato il suo turbolento vissuto che sin dalla adolescenza la porta ad assumere alcool e fumare qualche canna . Successivamente ciò che la portò al crollo quasi totale fu la relazione per nulla rosa e fiori con Blake Fielder Civil. I due si sposarono nel 2007, ma nel 2009 annunciarono il divorzio. Fu proprio Blake a portare la cantante ad assumere droghe pesanti, a spingerla all'autolesionismo e da qui iniziò la sua vera distruzione poichè per l'amore che provava per lui avrebbe fatto di tutto pur di non perderlo. «Mi sono innamorata di una persona per la quale sarei morta», dice la stessa Winehouse in un vecchio video. «Sento che in un certo senso l’amore mi sta uccidendo». Inoltre, il successo da lei mai desiderato e voluto la spinge di più verso il suo decadimento. Nelle ultime esibizioni vediamo Amy poco instabile e non presente mentalmente sul palco. Purtroppo gli effetti delle droghe mischiate all'alcool erano ormai visibili. Molte persone vicino a lei le consigliarono di smettere e di recarsi nelle strutture specializzate e lei per un periodo ci provò ascoltando i consigli, ma purtroppo non fu sufficiente a salvarle la vita poichè ci ricadde e nel 2011 morì di arresto cardiaco dopo aver assunto una quantità elevatissima di alcool dopo un lungo periodo di astinenza.
Ci sono molti altri retroscena sulla sua storia che non ho menzionato poichè potreste vederli in questo docu-film. 
Da giorni non faccio altro che ripensare a questa pellicola e alla sofferenza di Amy. Non possiamo mai capire fino in fondo i reali problemi di una persona se non viviamo la sua vita. Al termine della visione ho provato tanta rabbia, dolore, tristezza e impotenza. Non è mai bello quando una persona muore così giovane, che sia una star o una persona comune. La mente è un'arma a doppio taglio che spesso non si riesce a dominare.
Consiglio a tutti di vedere questo docu-film, soprattutto a chi è appassionato, come me, di musica ed è alla ricerca della verità che si cela dietro la vita di una leggenda o la verità che vogliono che noi conoscessimo.          

Alla prossima da:


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