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Benvenuti nel Blog di Smallintrix

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venerdì 2 ottobre 2020

Serie Tv: Sex Education

Giorno 291 (nel mio blog):

Ben ritrovati, cari lettori. Oggi vi voglio parlare di una serie tv che mi ha davvero sorpresa.


Titolo: Sex Education
Distribuzione: Netflix
Numero di stagioni: 1-2- in corso
Anno: 2019
Genere: Teen drama


Trama:

Otis è un comune adolescente britannico figlio di una scrittrice e terapista sessuale di fama nazionale. La sua vita è stata sempre invasa dal lavoro della madre, tanto da renderlo un ragazzo particolarmente sensibile ai problemi altrui, specialmente se di natura sessuale.

Il sedicenne frequenta l'Istituto Moordale insieme al suo migliore amico Eric. Un giorno si ritrova a parlare con Adam, un compagno di scuola nonché figlio del preside con problemi eiaculatori il quale, grazie ai consigli di Otis, riesce ad avere un rapporto completo con la sua ragazza, Aimee.

Di seguito a ciò Maeve, un'amica di Aimee, comprende le abilità terapeutiche di Otis e gli propone di diventare il «terapista sessuale» degli studenti della Moordale, previo pagamento. Così comincia l'avventura da sessuologo di Otis che, insieme con Maeve ed Eric, costituisce il fulcro delle relazioni del Moordale.


Commento/Recensione personale:


Il mio approccio verso questa serie tv è stato un po' insolito. La sentivo nominare da tante persone, ma ho sempre rimandato la visione poiché dalla trama non mi incuriosiva più di tanto e, inoltre, si tratta di un teen drama. Verso questo genere ho delle riserve perché avendo superato quell'età, trovo banali e noiose le tematiche adolescenziali.
In questo caso mi sono dovuta ricredere. 
Partiamo dal presupposto che, secondo il mio parere, non va guardata a cena, insieme ai genitori perché potrebbe suscitarvi imbarazzo per le numerose scene sessuali esplicite. Del resto il titolo parla già da sé. Però se questo piccolo "problema" non vi riguarda allora guardatelo senza problemi in compagnia di un adulto, in modo tale da porgli qualche domanda se non vi è chiaro qualcosa.

Ciò che però ho apprezzato, più di ogni altra cosa, è che queste scene hanno un senso e uno scopo ben preciso, ovvero educare il giovane spettatore a certi argomenti ritenuti tabù. Proprio perché la società odierna ci ha inculcato che certi argomenti vanno trattati con le pinze, che parlarne potrebbe suscitare disagio, si ha paura di conoscere ed esplorare questa tematica.
Nono sono un'amante delle scene troppo spinte perché penso che l'amore possa esser rappresentato con delicatezza, senza esagerazioni, eppure devo dire che in questa serie non mi hanno dato alcun fastidio, proprio perché non risultano mai volgari o fuori luogo.
I personaggi sono ben caratterizzati, ognuno con una propria personalità che, con lo scorrere delle puntate, si delineano maggiormente e ognuno di loro va acquisendo un ruolo fondamentale.
E' vero che il protagonista principale è Otis, figlio di una rinomata sessuologa, cresciuto senza la figura paterna, ma i suoi amici si fanno spazio nella trama con delle storie significative, emozionanti e mai superficiali.
Riusciamo ad affezionarci ad ognuno di loro e a percepire ogni emozione, anche la più intima.
Ad esempio: la tematica LGBT viene affrontata con naturalezza, mostrandone però anche i lati più difficili. Una scena che mi è rimasta impressa e che mi ha scossa è stata quando uno dei protagonisti (non vi dico chi per non farvi spoiler), mentre tornava da un evento, veniva picchiato da quattro sconosciuti che, mentre inferivano fisicamente, lo deridevano verbalmente. Da questa scena si evince quanto i pregiudizi e la paura verso il "diverso" prevalgono su tutto il resto, sfociando nella violenza.
Vediamo anche le due facce della medaglia: abbiamo un ragazzo dichiaratamente omosessuale e un altro che dentro di sé sa di esserlo, ma non può ammetterlo a causa della famiglia in cui è nato e dalla condizione professionale in cui si ritroverà, oltre alla paura del giudizio sociale.
Quali sono le differenze tra questi due protagonisti? La serie ce li mostra in modo chiaro, alternando scene serie ad altre più leggere.
Chiaramente, un altro aspetto fondamentale è l'amicizia, rappresentata come fattore essenziale per la crescita di un individuo, non le classiche storielle smielate. 
Quanto può far male la superficialità di un amico che dà priorità all'amore piuttosto che a te? Cosa succede se, quando hai davvero bisogno, quell'amico ti lascia da solo e le conseguenze sono disastrose?
Sono alcune delle domande che lo spettatore si pone davanti a certe scene chiavi della narrazione dell'intera serie.
Un altro tema che viene affrontato, senza paura di raccontare la verità, è la molestia sessuale.
In una puntata una delle protagoniste si ritrova sull'autobus e accanto a lei un tizio inizia a masturbarsi fino a venire sui pantaloni della ragazza.
Le conseguenze saranno disastrose: inizialmente la ragazza cerca di dimenticare quell'episodio, facendo finta di nulla e sorridendo in modo forzato, ma poi cambierà completamente atteggiamento. La nostra protagonista si troverà combattuta nell'affrontare questo trauma, ma dopo una crisi di pianto, deciderà di raccontare tutto alle sue migliori amiche che la spingeranno a denunciare l'accaduto. In questo caso però vedremo che la giustizia non sempre prende tutto seriamente, e vedremo l'aspetto più iniquo di questa situazione.
Un altro tema che mi ha fatto esclamare "finalmente, anche noi siamo normali!" è quello della disabilità.
Viene affrontata come normalità e non come diversità, facendo emergere aspetti che fanno parte di ogni individuo umano, ma che, a causa della disinformazione, della superficialità e del menefreghismo non riescono ad esser del tutto compresi.
Vediamo un ragazzo costretto sulla sedia a rotelle stringere amicizia con una delle nostre protagoniste, della quale si innamorerà e nei cui confronti a fine puntata della seconda stagione commetterà un atto discutibile e ingiusto. Sono sicura che se non avessi specificato che il ragazzo fosse disabile, non vi sareste allarmati, perché quante volte si è visto nelle serie tv o nei film un protagonista o una protagonista commettere delle scorrettezze per amore? Infinite volte, ma loro erano normodotati e risultava "normale" quel gesto.
Verrà amato, compreso per tutta la serie, e "odiato" a causa di questo gesto. Come succede in molte serie tv, con la differenza che in queste non vengono raffigurate persone disabili.
Se la sessualità risulta un tabù in generale, pensate verso i diversamente abili, ritenuti spesso privi di qualsiasi istinto sessuale solo perché presentano delle problematiche. Essere seduti, respirare tramite una macchina o non riuscire a parlare bene, non significa non provare le stesse emozioni di tutti gli altri.
Chiaramente verrà affrontato anche l'ostacolo delle barriere architettoniche e di come, spesso, la gente non ci faccia caso o sia superficiale.
La componente romance è fortemente presente, ma non è mai stucchevole e viene mostrata in tutte le sue sfaccettature.
Credo di aver scritto una delle mie recensioni più lunghe e spero di avervi convinto a guardarla perché merita davvero e sarà quasi impossibile non amarla. Però non fermatevi alla prima impressione, scavate in fondo, che poi è ciò che la serie vuole spingerci a fare: riflettere e abbandonare la superficialità.
Attendo impazientemente la terza stagione, soprattutto dopo il finale apertissimo della seconda. Le riprese sarebbero dovute iniziare a maggio, ma purtroppo il corona virus le ha bloccate, quindi spero che questi personaggi straordinari e le loro storie possano tornare al più presto a regalarci emozioni.


Grazie per aver letto anche questa recensione.
Alla prossima da:


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