Ben ritrovati cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio la casa editrice "Exorma" per avermi inviato una copia del romanzo.
Titolo: Treni in corsa nelle notti di Kyoto
Autore: Patrick Holland
Casa editrice: Exorma
Genere: Viaggio
Anno: 2015
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Trama:
Dopo dieci anni trascorsi in Giappone, Cina e Vietnam, Patrick Holland ci racconta le storie di un occidentale alle prese con la complessità dell'Oriente. Un viaggio, quello di Holland, che attraversa la regione giapponese del Kansai - da Osaka all'area sacra dell'Oku-no-in - e continua nello Yunnan cinese e nelle città vietnamite di Saigon e La Vang. Come la sinuosa Muraglia Cinese, i racconti si snodano uno dopo l'altro, dando voce ai luoghi e alla gente che li abita, disseminati di citazioni di autori classici e moderni - da Calvino a Kawabata a Basho. Le riflessioni sul concetto di luogo e non-luogo, mortalità e mutamento, delineano un percorso geografico, sociale e antropologico che passa agilmente da un paese all'altro, come i treni presi in corsa nelle notti di Kyoto.
Commento/Recensione personale:
Questo romanzo è a dir poco sensazionale. Il tema principale, come si evince dal titolo, è il viaggio. L'autore attraversa la regione giapponese del Kansai e continua nello Yunnan cinese e nelle città vietnamite di Saigon e La Vang. Ciò che ho apprezzato maggiormente è stato il voler dare voce alle persone del luogo, facendo immergere maggiormente il lettore nelle atmosfere del posto. Si deducono pregi e difetti del vivere in un determinato luogo, ma si rimane affascinati dalla cultura.
L'autore riflette sul concetto di luogo e non-luogo, mortalità e mutamento, delineando un percorso geografico, sociale e antropologico di ogni paese dal quale viene ospitato.
Un viaggio nel cuore delle persone, nelle terre e nello spirito culturale di ogni luogo che fa sognare il lettore e lo proietta all'interno delle pagine.
Io stessa avrei voluto preparare subito le valigie e partire per raggiungere quei posti.
Non posso far altro che consigliarvelo. Un libro che difficilmente dimenticherò.
Alla prossima da:
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