Ben ritrovati cari lettori, oggi metto a confronto il romanzo di André Aciman - "Chiamami col tuo nome" e il film ispirato all'omonimo romanzo, diretto da Luca Guadagnino.
Titolo: Chiamami col tuo nome / Call by your name
Autore: André Aciman
Genere: Sentimentale
Anno: 2007
Casa editrice: Guanda
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Trama:
Vent'anni fa, un'estate in Riviera, una di quelle estati che segnano la vita per sempre. Elio ha diciassette anni, e per lui sono appena iniziate le vacanze nella splendida villa di famiglia nel Ponente ligure. Figlio di un professore universitario, musicista sensibile, decisamente colto per la sua età, il ragazzo aspetta come ogni anno "l'ospite dell'estate, l'ennesima scocciatura": uno studente in arrivo da New York per lavorare alla sua tesi di post dottorato. Ma Oliver, il giovane americano, conquista tutti con la sua bellezza e i modi disinvolti. Anche Elio ne è irretito. I due condividono, oltre alle origini ebraiche, molte passioni: discutono di film, libri, fanno passeggiate e corse in bici. E tra loro nasce un desiderio inesorabile quanto inatteso, vissuto fino in fondo, dalla sofferenza all'estasi. "Chiamami col tuo nome" è la storia di un paradiso scoperto e già perduto, una meditazione proustiana sul tempo e sul desiderio, una domanda che resta aperta finché Elio e Oliver si ritroveranno un giorno a confessare a se stessi che "questa cosa che quasi non fu mai ancora ci tenta".
Titolo: Chiamami col tuo nome / Call by your name
Regista: Luca Guadagnino
Anno: 2018
Genere: Sentimentale
Studio: Universal
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Trama:
Estate 1983, tra le province di Brescia e Bergamo, Elio Perlman, un diciassettene italoamericano di origine ebraica, vive con i genitori nella loro villa del XVII secolo. Un giorno li raggiunge Oliver, uno studente ventiquattrenne che sta lavorando al dottorato con il padre di Elio, docente universitario. Elio viene immediatamente attratto da questa presenza che si trasformerà in un rapporto che cambierà profondamente la vita del ragazzo.
Commento/Recensione personale:
Libro: Il romanzo di André Aciman ha la capacità di farti vivere in prima persona i sentimenti e le sensazioni del protagonista Elio. Si tratta chiaramente di una storia d'amore LGBT, ma non è la classica storia che i romanzi o i film sentimentali ci propongono in tutte le salse, ma che in fin dei conti si somigliano tutte.
Si parte da un sentimento di semplice amicizia che con lo scorrere delle pagine cresce fino a diventare un sentimento più importante come è l'amore.
Posso capire che per alcuni il libro possa apparire erotico per diverse scene esplicite, ma non sono messe li a caso, forse per chissà quale scopo perverso. Tutto ha un senso e mira al far capire meglio la storia, ma soprattutto ciò che il protagonista Elio prova verso Oliver.
Le pagine scorrono in fretta, facendoti appassionare alla storia, ma anche al contesto storico in cui ci troviamo. Parliamo di un' Italia del 1987 dove i pregiudizi erano ben radicati e due ragazzi omosessuali erano costretti a nascondere i veri sentimenti ed è ciò che accade a Elio ed Oliver.
Si percepisce, inoltre, chiaramente l'atmosfera di quegli anni.
All'interno del romanzo vengono parlate tre lingue: italiano, francese e inglese/americano.
Il finale del romanzo seppur lasci l'amaro in bocca è molto veritiero, ma non voglio anticiparvi di più.
Questo romanzo mi è entrato nel cuore e difficilmente ne uscirà.
Film: L'acclamatissimo film che ha mantenuto il titolo originale del romanzo, invece, mi ha molto delusa. Candidato a tre Golden Globes nelle categorie miglior film drammatico, miglior attore in un film drammatico per Timothée Chalamet (Elio) e miglior attore non protagonista per Armie Hammer (Elio). Quattro candidature per gli Oscar 2018 nelle categorie di miglior film, miglior attore per Timothée Chalamet, miglior canzone originale e miglior sceneggiatura non originale, vincitore di quest'ultima categoria.
Personalmente mi ha delusa. La maggior parte delle persone che non ha letto il libro è rimasta entusiasta e colpita dal film, soprattutto per la tematica trattata e l'evoluzione della storia che avviene gradualmente.
Ai miei occhi, la trasposizione cinematrografica risulta molto lenta, due ore di film o poco più dove la storia si svolge molto lentamente. Mi sono mancate le emozioni che il protagonista Elio prova nei confronti di Oliver che comprendo sia difficile proiettare sul grande schermo. Il finale, che a tutti è piaciuto, a me non ha entusiasmato più di tanto,, se non per l'eccellente fotografia e il significato che ha voluto trasmettere. La canzone mi è piaciuta invece molto. Ho apprezzato anche il mantenimento delle tre differenti lingue parlate, proprio per questo consiglio la visione del film in lingua originale.
E' un film che non rivedrei e che sostanzialmente non mi ha lasciato nulla se non la bravura attoriale, e come dicevo prima, la colonna sonora.
Ho saputo che il regista Luca Guadagnino ha deciso di girare un seguito e non condivido questa scelta, il finale seppur amaro rispecchia una verità che è inutile negare e poi non esiste un secondo romanzo, tranne che dopo il successo del film, costringeranno l'autore a scriverlo.
Spero di esser stata chiara ed essermi fatta capire senza fraintendimenti.
Alla prossima da:
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