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Benvenuti nel Blog di Smallintrix

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sabato 16 settembre 2017

Federica Pittau - Vivere militare est. Vivere significa combattere.

Giorno 25 (nel mio blog):

Rieccomi qui cari lettori, scusate l'assenza, ma per motivi di salute ho dovuto prendere una pausa forzata dal blog. Oggi torno con la recensione di un romanzo di un'autrice emergente che mi ha turbata ma allo stesso tempo mi ha portata a riflettere.


Autrice: Federica Pittau
Casa editrice: Book sprint
Anno: 2017
Genere: Narrativa e letteratura

Trama:

L'opera narrativa parla della vita di una giovane ragazza di nome Erin, partendo dalla sua nascita fino al compimento dei vent'anni. Il racconto si svolge inizialmente nel suo paesino di origine, per poi spostarsi dopo il diploma in città. L'obiettivo di Erin è quello di realizzare i suoi sogni nonostante ci siano delle diverse complicazioni nel corso della sua vita. L'ostacolo principale è il conflitto continuo con la madre, che fin dalla nascita non la riconosce come una figlia ma come un errore, cosa che la condizionerà fin quando non capirà che portare rancore la allontana dai suoi sogni. Si trova davanti a delle scelte molto importanti per il suo percorso, che la porteranno dal malessere fisico a quello psicologico. Costretta a vivere senza "affetto" da parte della madre e con il dolore dovuto alla perdita di alcuni pilastri della sua vita, decide di non abbandonare i suoi sogni e di continuare a combattere. Questo per dimostrare a sé stessa, ma soprattutto alla madre, di essere migliore e che nonostante tutto se ci si impegna davvero è possibile per chiunque essere una "brava" persona.

Recensione/Commento personale:

Ho conosciuto Federica casualmente, la contattai io, mostrandole il mio blog e lei mi fece complimenti sinceri che mi hanno stupita e lasciata piacevolmente sorpresa. Mi chiese gentilmente e senza nessuna pretesa se avessi voluto leggere il suo romanzo e io non dico mai di no quindi accettai con piacere.
Come ho già anticipato in precedenza quest'opera mi ha turbata parecchio per i temi forti che vengono trattati: la violenza, l'anoressia, la depressione, la leucemia, la morte.
Oltre a questi, però, vengono trattati anche altri temi più comuni e meno forti da digerire: l'amicizia, la prima cotta, la fine d' una storia, l'ingresso nel mondo scolastico e tutto ciò che ne comporta.
Finire la lettura di questo libro che non è molto impegnativo dal punto di vista della mole (86 pagine), mi è costato parecchio terminarlo e una volta giunta alla fine mi ha lasciato un senso di angoscia e d' impotenza, poichè davanti a certe difficoltà si vorrebbe fare sempre di più ma spesso si è impotenti.
Il messaggio però che vuole trasmettere quest'opera non è quello di far angosciare il lettore, ma di trasmettergli la forza di reagire. Per tutte le volte che si cade c'è sempre un motivo per rialzarsi: un'amicizia talmente forte da spingerti a non mollare, la famiglia da cui tornare sempre nonostante i problemi, i fratelli di cui bisogna prendersi cura. 
Ciò che mi ha anche colpito è la descrizione dell'ingresso nei vari anni scolastici, i problemi che ne derivano come la difficoltà a stringere nuove amicizie, il non venire sempre accettati e la consapevolezza che si cresce e si matura di anno in anno. Sul fronte scolastico mi sono immedesimata poichè anche io, da ex- studentessa, ho dovuto attraversare varie fasi tra cui il non esser accettata completamente da certi elementi.
Detto ciò non mi sento di consigliare a tutti la lettura di questo romanzo. Bisogna essere nel mood, ma a tutti coloro che stanno attraversando i problemi qui citati dovrebbero leggerlo per capire che nonostante ci si trovi in un tunnel buio e profondo, alla fine, passo dopo passo la luce spunta sempre e bisogna aggrapparsi a questa con tutte le forze che ci restano anche se son poche.
Non so se il dialogo interiore della protagonista sia autobiografico, l'autrice ha lasciato libera interpretazione ma posso dire che nessuno dovrebbe attraversare queste fasi, affrontare certi problemi ma purtroppo è la vita e si sa che non è poi così dolce.
Concludendo mi sento di dover fare i complimenti all'autrice perchè nonostante la sua giovane età, ha scritto un romanzo maturo con lo scopo di poter aiutare chi si trova in queste situazioni anche rischiando di esser troppo cruda e diretta in certe parti.
Tutti riflettiamo ma a volte dovremmo avere la forza di applicare i nostri pensieri trasformandoli in fatti che possano aiutare chi ne ha più bisogno.

Un abbraccio e alla prossima da:



La mia recensione la trovate anche nel blog "L'antro dei libri" in comune con Moi Self, per leggerla anche li, cliccate qui: https://lantrodeilibri.blogspot.com/2017/09/vivere-militare-est-vivere-significa.html

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