Ben ritrovati, cari lettori, con una nuova recensione. Ringrazio la "DeA Planeta Libri" per avermi inviato una copia del romanzo.
Titolo: Armada
Autore: Ernest Cline
Casa editrice: DeA Planeta Libri
Genere: Yaung adult/Distopico
Anno: 2018
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Trama:
Zack Lightman è un sognatore. Sogna un mondo un po' più simile ai film di fantascienza e ai videogiochi che da sempre sono la sua più grande passione. Fantastica del cataclismico evento che un giorno giungerà a frantumare il monotono tran-tran della sua esistenza senza qualità. Dopotutto, sognare non ha mai fatto male a nessuno, specie quando il mondo reale si incarica di ricordarti a ogni passo quanto improbabile sia, per un ragazzo smanettone e pieno di rabbia, ritrovarsi in un futuro imminente a vestire i panni del Prescelto, l'Eroe Destinato a Salvare l'Umanità. Ma poi Zack vede il disco volante. Quel che è peggio, la strana navicella spaziale pare uscita direttamente dal videogioco su cui lui trascorre le notti: un popolarissimo simulatore di volo online in cui i giocatori sono chiamati a difendere il pianeta Terra dalla minaccia di un'invasione aliena. No, Zack non ha perso la testa. Per quanto impossibile possa sembrare, quello che vede è fin troppo reale e le sue capacità di gamer con pochi confronti si riveleranno essenziali nella corsa globale per scongiurare la fine del mondo. Finalmente, la epica occasione che aspettava è arrivata. Ma in mezzo al terrore e all'euforia della sua nuova missione, Zack non può fare a meno di ripensare alle storie fantascientifiche con le quali è cresciuto. E di chiedersi, in un crescendo di inquietudine, se lo scenario in cui si ritrova proiettato non sia un po' troppo familiare per non nascondere una realtà persino più inquietante e sinistra di quello che appare.
Commento/Recensione personale:
Dello stesso autore avevo letto il romanzo divenuto beststeller, grazie anche alla trasposizione cinematografica di Stephen Spielberg, "Ready player one" che, nonostante il finale deludente e scontato, avevo apprezzato per altri aspetti. (Trovate la recensione completa cliccando QUI)
Nel caso di "Armada" è accaduto tutto il contrario del precedente titolo, ovvero, ho trovato la narrazione debole, a dispetto del finale che mi è piaciuto molto e mi ha quasi emozionata.
Lo stile è sempre quello e l'impronta di Ernest Cline si avverte sin dalle prime righe.
Anche qui vengono mescolate realtà e fantasia, facendo interagire il mondo virtuale dei videogiochi con quello terreno.
Il problema principale del romanzo credo sia stato il voler inserire troppi elementi che a lungo andare creano confusione nel lettore, che non riesce a capire bene se ci troviamo all'interno di un videogioco o sulla Terra che è soggetta a molte insidie ed attacchi.
Inoltre ho trovato lo stile di scrittura, stavolta, fin troppo elementare e a tratti infantile, come se fosse indirizzato ad un pubblico ancor più giovane rispetto a quello di "Ready player one".
La trama scorre velocemente e, in alcuni passaggi, l'autore prova a farci emozionare e sorprenderci, ma invano, poichè molte cose le ho trovate scontate e prevedibili. Inoltre parecchie questioni vengono risolte in maniera frettolosa.
Il personaggio principale, Zack, sembra una brutta copia di Wade, protagonista del precedente romanzo dell'autore.
Insomma, Ernest Cline ha provato a riscuotere il successo del suo romanzo bestseller, ma con scarsi risultati, risultando ripetitivo e poco originale.
In conclusione, non posso far altro che consigliarlo ai più giovani, ai miei coetanei lo consiglio solo se hanno voglia di una lettura leggera e senza troppi intoppi narrativi.
Alla prossima da:
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