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mercoledì 4 marzo 2020

Ildelfonso Falcones - Il pittore di anime

Giorno 271 (nel mio blog):

Ben ritrovati, cari lettori, con una nuova recensione. 


Titolo: Il pittore di anime
Autore: Ildelfonso Falcones
Casa editrice: Longanesi
Genere: Storico/Drammatico
Anno: 2019

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Trama:

Barcellona, 1901. La città attraversa un momento di estrema tensione sociale: la miseria delle classi più umili si scontra con il lusso dei grandi viali, nei quali originalissimi edifici appena sorti o in costruzione annunciano l'arrivo di una nuova e rivoluzionaria stagione artistica, il Modernismo. Dalmau Sala, figlio di un anarchico giustiziato dalle autorità, è un giovane pittore e ceramista che vive intrappolato tra due mondi: da un lato quello della sua famiglia e di Emma Tàsies, la donna che ama, entrambe attivamente impegnate nella lotta operaia; dall'altro, quello del lavoro nella fabbrica di ceramiche di don Manuel Bello, il suo mentore, ricco borghese dalla incrollabile fede cattolica.

Commento/Recensione personale:

Oggi vi parlo del nuovo romanzo di uno dei miei autori spagnoli preferiti, ovvero Ildelfonso Falcones, che ho amato grazie al suo best-seller "La cattedrale del mare".
Ne "Il pittore di anime" si torna a Barcellona, la città che amo da sempre e alla quale sono molto legata a livello sentimentale per diversi motivi.
Stavolta ci ritroviamo in un momento storico differente rispetto a quello del romanzo che lo ha reso celebre.
Ci troviamo di fronte alla lotta delle classi operaie e della prepotenza che esercitava la Chiesa nei confronti di coloro ritenuti "infedeli".
La cosa che mi ha stupita è che, seppur parliamo di un determinato periodo storico ormai trascorso, alcuni problemi, alcune prepotenze e soprusi sono ancora attuali: il salario troppo basso, le discriminazioni in ambito lavorativo, la città che risulta esser adatta a pochi per il suo tenore di vita troppo alto, il pregiudizio nei confronti di coloro che si rifiutano di seguire le dottrine religiose.
Sono temi che purtroppo ancora oggi siamo costretti ad affrontare e che ci aprono gli occhi facendoci rendere conto di quanto bisogna ancora combattere per raggiungere obiettivi importanti.
Non è la tecnologia che ci rende evoluti, ma la mentalità e su quello bisogna ancora fare passi da gigante.
Chiaramente si tratta di una trama intensa e a tratti cruenta che si incentra sulle peripezie che attraversano i protagonisti del romanzo: Dalmau e Emma. 
E' vero che tutta la narrazione è incentrata su di loro, ma anche i personaggi secondari che ruotano attorno ad essi risultano fondamentali per lo sviluppo della trama: alcune figure arriverete ad odiarle per le crudeltà che infliggeranno ai protagonisti.
Ciò che però non mi ha fatto apprezzare in pieno questo romanzo è la lentezza e il mancato rispetto di alcune circostanze storiche. Sono del parere che se vuoi far conoscere al pubblico un determinato periodo storico devi mantenere una fedeltà dei fatti perchè non si impara solo dai testi scolastici, ma anche dai romanzi. Se su questo punto posso anche chiudere un occhio, non posso dire lo stesso per quanto riguarda la lentezza della narrazione: i fatti si susseguono con troppa calma, sono presenti dei punti morti dove sono presenti troppi dialoghi, a volte superflui. Avrei ridotto il numero di pagine (visto che la mole non è indifferente e parliamo di 686 pagine) concentrandomi sugli svolti narrativi e sui colpi di scena. Inoltre la fine è abbastanza scontata.
Dopo aver letto tre dei suoi romanzi pubblicati posso affermare che il suo capolavoro indiscusso è proprio "La cattedrale del mare" del quale oggi ricordo ogni dettaglio e ogni passaggio narrativo, nonostante lo abbia letto quasi tre anni fa. Rientra nella mia classifica personale dei romanzi più belli che abbia letto in tutta la mia vita.
Prima di concludere vorrei esprimere la mia solidarietà e affetto verso l'autore che da poco ha scoperto di avere un cancro e che ogni giorno lotta con tutte le sue forze per sconfiggere questo brutto male.
Quando si viene a sapere che qualcuno sta male non si rimane mai indifferenti, ma se si tratta di una persona che stimi e apprezzi, pur non conoscendola di presenza, si rimane ancora più scossi.

Grazie per aver letto anche questa recensione.
Alla prossima da:

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